Cervinara: la rettifica richiesta dall’ex moglie di Domenico Lengua
L'ex moglie ha scritto al giornale sulla sentenza
Cervinara: la rettifica richiesta dall’ex moglie di Domenico Lengua. Riceviamo e pubblichiamo dall’ex moglie di Domenico Lengua, Bruno Paola.
Oggi il Caudino ha pubblicato una notizia non veritiera in quanto ha scritto che il mio ex marito, difeso dall’Avv Scafetta, è stato assolto dal reato di maltrattamenti e che io l’ho ingiustamente accusato di avermi percosso minacciato e di avermi procurato lesioni e, dunque, che nel processo sarebbe stato accertato che ho detto il falso. In realtà non è vero.
Il tribunale di Avellino, ieri ha ritenuto che mio marito doveva essere condannato non per il reato di maltrattamenti ma per quello di LESIONI PERCOSSE E MINACCIE ma non ha potuto condannarlo perché all’epoca dei fatti secondo i giudici io avevo sporto querela davanti ai CARABINIERI solo per i maltrattamenti (epoca in cui non ero difesa da nessun avvocato).
Quindi i GIUDICI DI AVELLINO NON HANNO ASSOLTO ANZI HANNO ACCERTATO CHE LA MIA TESTIMONIANZA È STATA VERA E CHE IO L’HO GIUSTAMENTE ACCUSATO DI MINACCE LESIONI E PERCOSSE MA SOLO PER LA MANCANZA DI QUERELA NON L’hanno potuto condannare anche perché agli atti ci sono i verbali di pronto soccorso delle mie lesioni.
Pertanto, invito la testata giornalistica il CAUDINO dí Cervinara a correggere la notizia “non VERITIERA” pubblicata.
Mi riservo di agire per vie legali nel caso in cui non venisse corretto l’articolo, dopo aver comunicato al giornale in via ufficiale a mezzo e-mail il dispositivo di sentenza. Per amore della verità pubblico il dispositivo della sentenza di ieri dove non c’è alcuna norma che parla di assoluzione.