Cervinara, la sorpresa: gli aumentano il voto della Maturità dopo due mesi
“Salve.
Il mio nome è Tommaso De Rosa. Sono un ragazzo che ha da poco compiuto i 18 anni e che a Giugno ha portato a termine il proprio percorso di scuola dell’obbligo. Ho frequentato l’indirizzo Classico presso l’istituto Omnicomprensivo Francesco De Sanctis di Cervinara, in provincia di Avellino. Avevo da molto tempo intenzione di scrivere questa lettera e spero che possa arrivare al mittente ed avere l’effetto da me sperato. Sono convinto che stare in silenzio non serva a nulla. Troppe volte mi sono comportato in maniera passiva dinanzi ad un ingiustizia a me capitata. Non voglio diventare famoso o cose del genere, voglio solo che il mio messaggio possa arrivare a più persone possibili, così che si faccia chiarezza sulla situazione nella quale sono stato personalmente coinvolto. Ho già detto in precedenza che quest’anno ho terminato il Liceo, svolgendo, come tutti i miei compagni di classe e non, l’Esame di Stato. Il mio voto finale è stato di 98. All’inizio ci sono rimasto abbastanza male. Sono una persona umile e che si fa spesso un giusto esame di coscienza e sono consapevole, in base ad una determinata situazione, di meritare, oppure di non meritare qualcosa. Io, personalmente, ero e sono convinto di meritare 100. Ma, seppur certo di questa cosa, non sono andato a scuola a protestare e non ho presentato alcun ricorso (anche perché non vi erano i presupposti, in quanto si può presentare il ricorso solo per far notare un errore fatto nella correzione delle prove scritte e, nel mio caso, ciò che mi ha “fregato” è stata la mancata assegnazione degli ultimi 2 punti bonus, per arrivare così al 100).
C’era amarezza certo, ma anche la consapevolezza che oramai era andata. Ho rispettato la scelta fatta dalla commissione e ho accettato, come era giusto che sia, il mio voto. Non lo si poteva cambiare (almeno non in quel momento!) ed inoltre non mi era saltata mai in mente l’idea di fare ricorso o di alzare la voce (almeno non in quel momento!), per i motivi già prima elencati. Era il giorno 3 Settembre. La scuola mi informa che c’era stato un errore nella trascrizione del mio voto finale d’Esame. Non mi era stato assegnato, per errore, 1 punto bonus, il quarto su 5, grazie al quale il mio voto passava da 98 a 99. Ma tralasciamo il voto in sé. Nonostante sembri una presa in giro, io non posso mettere in discussione tale decisione, poiché il quinto punto bonus si assegna a discrezione della Commisione d’Esame, e, per loro, non c’erano i criteri per l’assegnazione del punto che mi avrebbe permesso di raggiungere il 100. Tuttavia, non è questo che non mi è andato particolarmente giù. Ma piuttosto il metodo che la scuola ha osato difendersi. “Ma si, ci sarà stato un errore, cose da poco, e poi il 99 è un ottimo voto lo stesso”.