Cervinara, la verità di Orazio Perrotta
Pubblichiamo la lettera che Orazio Perrotta ha indirizzato ai cittadini cervinaresi e che ha fatto affiggere sulle cantonate cittadine
“Cari cittadini cervinaresi,
rompo il silenzio in cui mi ero rifugiato dopo aver provato amarezza e delusione per la mancata presentazione della lista di cui ero candidato sindaco perché ritengo che è mio dovere di politico onesto e corretto darvi qualche spiegazione circa i cruciali passaggi che si sono succeduti fino alle ore 12,00 di sabato 2 maggio 2015. E’ mia intenzione chiarire la verità dei fatti poiché troppi cialtroni stanno occupando spazi pubblici raccontando fandonie, mistificando tutto ciò che è stata la realtà. Come già precisato in una mia intervista all’emittente locale Retesei, il mio nome come candidato sindaco è venuto fuori da un partito (il PD) ed è stato sollecitato da tutti i partiti di sinistra presenti a Cervinara (SEL, Comunisti Italiani e Socialisti), dal gruppo Rispetto e Sviluppo e da altri importanti rappresentanti della società civile.
Un progetto coerente di centrosinistra allargato ai moderati (in linea anche con le indicazioni del segretario provinciale del PD Carmine De Blasio), con un unico fattore comune: l’intento di governare questo Paese con un valido progetto, dopo la negativa esperienza della lista Insieme per Cervinara, che nulla aveva di politico.
In questa pagina bellissima ed entusiasmante che iniziavamo a scrivere sono subito apparse tracce di “eminenze grigie”, di grandi burattinai: i cosiddetti mestieranti della politica lercia e becera che in ogni tornata elettorale si presentano puntualmente sul nostro territorio. E come vipere riscaldate dal pallido sole di maggio hanno iniziato ad inerpicarsi sul muro affollato dei traditori. Hanno seminato discordia, hanno sputato veleno, hanno portato fuori dall’animo di quelli che sembravano amici il sottobosco dei rancori, delle invidie personali, delle ambizioni abortite di ognuno di loro.
E mentre si raccoglievano le firme per la presentazione della lista e si stabiliva di essa il nome “Cervinara sei tu – Orazio Perrotta candidato Sindaco”, queste squallide figure, i pronipoti di sua maestà l’inganno, che avevano già aderito alla nostra proposta politica o fatto finta, passeggiavano nervosamente (alcuni) davanti alla Villa Comunale guardando freneticamente l’orologio, si riunivano (altri) nel salotto del professionista che a giusta ragione rivendicava una candidatura a Sindaco ma solo da chi aveva probabilmente beneficiato del suo voto per l’elezione al Consiglio Provinciale e anche di un “aiutino” per l’acquisto di tessere del PD (è quanto detto dal diretto interessato): era l’alba del 2 maggio, poche ore prima della presentazione delle liste.
Come nei più paradossali scritti pirandelliani, sono rimasto a gestire l’assurdo, allibito e incapace di accettare la loro defezione e il grandissimo e ingiustificato tradimento, ho fatto ed abbiamo fatto mille tentativi per convincere i “traditori” a ritornare in sé.
Sono rimasti vicino a me increduli gli amici del PD (i dirigenti Pina Cillo, Giovanna Monetti, Fatima Cillo e Ferdinando Casale), gli amici di altre forze politiche (Alda Lanni, Domenico Cioffi, Liberato Marro, Arturo Grasso, Francesco Casale, Lorenzo Valente, Angelo D’Onofrio) e tanti giovani delusi e commossi, che hanno difeso con lealtà, coraggio e coerenza la mia persona e il mio ruolo, nonché la validità del progetto politico di centrosinistra allargato ai moderati, unica formula condivisa e inseguita da tutti.
Questa è una sintesi del tutto, giudicate voi!
Vi chiedo scusa, chiedo scusa a tutto “il voto” che è rimasto orfano dei propri rappresentanti, chiedo scusa per non aver capito gli avvoltoi che mi circondavano.
Ma nel contempo voglio ringraziare tutti coloro che spontaneamente e con entusiasmo mi hanno sostenuto in questo difficile periodo, dandomi il loro appoggio per affermare che il mio percorso politico continuerà con loro, PER LORO, per tutti coloro che credono nella bella politica, nella correttezza dei rapporti umani, nella lealtà delle persone, negli ideali comuni e nelle teste pensanti.
Se, per il bene di questa comunità, la mia occasione persa potrà determinare la definitiva auto-eliminazione dalla scena, il definitivo suicidio politico di tanti personaggi che hanno fatto della politica esclusivamente il luogo ideale per la cura dei propri interessi o, quantomeno, il luogo opportuno per consumare le loro vendette o riversare il proprio odio ingiustificato o le proprie frustrazioni, allora niente è stato invano.
Non Est Quod Timeas Ne Operam Perdideris, Si Tibi Didicisti (Non è il caso che tu creda di aver perso tempo e fatica, se hai imparato per te stesso) – Lucio Anneo Seneca.
In conclusione, invito i vincitori delle elezioni amministrative a ridurre il solco creatosi tra politica e cittadini, dedicandosi esclusivamente al bene di Cervinara.
Auguri a tutti i candidati!!!
Orazio Perrotta
e i suoi amici”