Cervinara: Lengua prima classificata al festival filosofico del Sannio, menzione speciale per Mazzariello
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Cervinara: Lengua prima classificata al festival filosofico del Sannio, menzione speciale per Mazzariello. Mariavittoria Lengua prima classificata al concorso “Io filosofo” del Festival filosofico del Sannio 2025, con borsa di Studio dell’Università degli studi del Sannio e Menzione Speciale per Elena Mazzariello
Un altro prestigioso riconoscimento per l’Istituto Omnicomprensivo “Francesco De Sanctis” di Cervinara: la studentessa Mariavittoria Lengua si aggiudica il primo premio al concorso “Io filosofo”, promosso dall’Associazione culturale “Stregati da Sophia” nell’ambito dell’undicesima edizione del Festival filosofico del Sannio.
Il Festival filosofico del Sannio 2025 è un evento di grande rilievo culturale, dedicato alla diffusione del pensiero critico tra i giovani, durante il quale importanti filosofi e docenti universitari, del panorama accademico nazionale ed internazionale, incontrano i ragazzi, dialogano con loro, coinvolgendoli in un dibattito aperto ai grandi problemi che riguardano l’uomo, la sua esistenza e il mondo.
L’edizione 2025, dedicata alla tematica della Conoscenza, si è conclusa, con un risultato prestigioso per la comunità scolastica di Cervinara. Mariavittoria Lengua, studentessa della classe V C del Liceo Scientifico De Sanctis di Cervinara, si è classificata prima al concorso “Io filosofo”, con una borsa di studio di 300 euro offerta dall’Università degli Studi del Sannio di Benevento.
Un saggio che è danza tra filosofia, scienza, arte e umanità
Il saggio premiato, dal titolo “Il ballo del sapere”, si distingue per l’impianto originale, l’ampiezza delle fonti e la coerenza argomentativa. Mariavittoria ha sviluppato un’affascinante riflessione sulla conoscenza come danza armoniosa tra rivelazione e ignoto, ricorrendo a una narrazione immaginifica e profonda che unisce filosofia, scienza, poesia e arte.
Il testo si apre con una metafora teatrale e coreografica, in cui la conoscenza e l’ignoranza si muovono come due danzatrici sul palcoscenico dell’esistenza, suggerendo che ogni percorso autentico verso il sapere passa attraverso il confronto con l’oscurità e il dubbio.
Viene citata la celebre massima socratica “so di non sapere” come fondamento della vera sapienza, e si introduce l’idea – ripresa da Telmo Pievani – che l’ignoranza, se accolta con se accolta con umiltà, può trasformarsi in motore di esplorazione e crescita.
Mariavittoria non si limita a una trattazione teorica: affronta temi attualissimi come il ruolo dell’intelligenza artificiale, l’influenza dei social media, la crisi del pensiero originale nell’era degli algoritmi. Attraverso esempi lucidi e ben argomentati, denuncia il rischio di una conoscenza “ripetitiva” e disincarnata, e difende il valore della relazione, dell’esperienza e dell’immaginazione come vie privilegiate per apprendere e comprendere.
Particolarmente apprezzata la parte dedicata alla visione estetico-filosofica del sapere: da Aristotele a Lidia Palumbo, da Matteo Garrone a Maurizio Ferraris, l’autrice esplora il rapporto tra rappresentazione, emozione e apprendimento, con una maturità espressiva rara per l’età.
Il saggio si conclude con una riflessione sulla connessione tra dolore e saggezza, da Eschilo a Heidegger, da Curi a Lévinas, fino a Carlo Galli: un percorso che rivela consapevolezza critica, padronanza concettuale e una visione filosofica lucida, complessa e personale.
Menzione speciale per Elena Mazzariello
Accanto al primo premio assegnato a Mariavittoria Lengua, il Festival filosofico del Sannio ha conferito una menzione speciale a Elena Mazzariello, studentessa della classe V C del Liceo Scientifico De Sanctis di Cervinara, per il suo saggio intitolato “La conoscenza”.
Il suo elaborato si distingue per la profondità di pensiero e l’intensità espressiva con cui ha saputo affrontare il tema, mettendo in luce le molteplici dimensioni della conoscenza: quella razionale e quella intuitiva, quella scientifica e quella emotiva, quella solitaria e quella collettiva. Elena esplora con rigore e passione il legame tra sapere e responsabilità, tra conoscenza e relazione, proponendo una visione della filosofia come apertura, dialogo e trasformazione. Un testo maturo, coinvolgente, in cui emerge una sensibilità profonda verso le grandi domande dell’esistenza e del nostro tempo.
Il ruolo determinante della Dirigente scolastica prof.ssa Antonia Marro
Il successo di Mariavittoria e di Elena è anche il risultato di un contesto scolastico di eccellenza. Fondamentale, in questo senso, il contributo della Dirigente scolastica, prof.ssa Antonia Marro, guida educativa di alto profilo e promotrice instancabile della cultura.
La sua visione formativa, improntata a valori di inclusione, libertà di pensiero e apertura al confronto, ha favorito negli anni la nascita e lo sviluppo di numerosi talenti, portando l’Istituto Omnicomprensivo “Francesco De Sanctis” di Cervinara a essere protagonista nel panorama culturale campano.
La prof.ssa Marro ha saputo costruire una scuola viva, dialogante e stimolante, dove le discipline umanistiche e scientifiche si intrecciano con la contemporaneità, offrendo agli studenti gli strumenti per diventare cittadini consapevoli e pensatori liberi. A lei va un ringraziamento speciale per aver reso possibile, con la sua leadership illuminata, una scuola come luogo di dialogo e stimolo, dove le discipline umanistiche e scientifiche si intrecciano con le sfide della contemporaneità, offrendo agli studenti strumenti critici e libertà interiore così significative.
Il riconoscimento ricevuto delle due studentesse testimonia l’efficacia di un insegnamento che sa coniugare metodo e creatività, sapere e passione, lasciando spazio alla ricerca personale e al dialogo tra le grandi domande dell’umanità.
Un orgoglio per la scuola, per Cervinara e per la Valle Caudina
La vittoria al concorso “Io filosofo” del Festival filosofico del Sannio rappresenta un motivo di orgoglio non solo per il Liceo De Sanctis, ma per tutta la comunità cervinarese e la Valle Caudina. È la dimostrazione che l’amore per la filosofia può ancora accendere la mente e il cuore delle nuove generazioni, e che il pensiero critico è oggi più che mai una necessità educativa e civile.