Cervinara, lettera ad un’amica: Patrizia, un dolore straziante
Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Cara amica,
Non lo sapevi che c’era la morte, quando si è giovani è strano poter pensare che la nostra sorte venga e ci prenda per mano…
Non lo sapevi, ma cosa hai pensato quando lo schianto ti ha uccisa, quando anche il cielo di sopra è crollato, quando la vita è fuggita, quando la vita è fuggita…
Dopo il silenzio soltanto è regnato.
Vorrei sapere a che cosa è servito vivere, amare, soffrire, spendere tutti i tuoi giorni passati se così presto hai dovuto partire, se presto hai dovuto partire… Voglio però ricordarti com’eri, pensare che ancora vivi, voglio pensare che ancora mi ascolti e che come allora sorridi e che come allora sorridi… Ecco cara Patrizia, voglio iniziare questa lettera che mai avrei pensato di scrivere con alcuni versi di Guccini,
Quando una persona che amiamo se ne va via per sempre, è difficile imparare a vivere con quel vuoto profondo che si spalanca all’improvviso. E non basta semplicemente voltare pagina. Non basta ripetersi che la vita continua e che non serve a nulla piangere. Non basta imporsi di non pensarci…quel vuoto è lì. Come una ferita profonda che pian piano cerchiamo di far cicatrizzare… anche se alcune ferite non si cicatrizzano mai completamente…
Non basta premere sul tasto “cancella” per cancellare veramente tutti i ricordi che ci legano alle persone care, per distaccarsi da chi non c’è più.
Ci sono dolori che non si possono né evitare né cancellare. Esistono. Possiamo solo affrontarli, specialmente quando perdiamo una persona cara. Talvolta in maniera brusca. Talvolta in modo ingiusto e inaccettabile.
Cara Patrizia, voglio solo pensare che tu adesso stia bene ovunque ti trovi… tu che in questa vita tanto hai sofferto, tanto hai lottato, tanto hai subito in silenzio e tanto hai lavorato, sempre e solo con lo scopo di tirare avanti la famiglia, alla giornata si…., ma sempre con l’onestà e il rispetto per il prossimo che ti distingueva…… perchè eri una delle poche persone capaci di dividere quel poco o nulla che avevi con chi aveva più bisogno di te, e chi ti ha conosciuto lo sa bene….
Cara amica, anche se è difficile, voglio ricordare che non si muore mai…neanche nella vita terrena…perché si continua a vivere nel cuore delle persone che ci vogliono bene e tu nel mio cuore continuerai a vivere!Adesso ti saluto con una citazione di Santino Gattuso che penso racchiude tutto di Te: “Se alla fine dei miei giorni avrò dato amore non sarò vissuto invano, la morte sarà un momento di serenità e nessuno dovrà piangere ma tutti dovranno sorridere perché rinascerò ad una nuova vita”.
Ciao Patrizia.
Loredana Romano