Cervinara: ” l’ingiustizia della chiusura del mio bar “

Ci scrive la titolare del bar Civico 09

Redazione
Cervinara: ” l’ingiustizia della chiusura del mio bar “

Cervinara: ” l’ingiustizia della chiusura del mio bar “. Ci scrive la titolare del Bar Civico 09 a Cervinara che è stata oggetto di un provvedimento amministrativo di chiusura per sette giorni. La titolare, la signora Chiara Mainolfi, tiene a far sapere  di non aver fatto nulla di male e che non ha violato alcuna regola. La sua ” colpa ” è solo quella di non conoscere la storia dei suoi clienti

Ecco la sua missiva che volentieri pubblichiamo

Caro direttore, la legge si rispetta. Mi sforzo, ogni giorno di essere una brava cittadina, rispettando tutte le regole ed insegnando anche ai miei figli a farlo. Lavoro duramente e pago le tasse. Purtroppo, però, il mio locale ha avuto un provvedimento di chiusura, arrivato come fulmine a ciel sereno.

La colpa è quella di non sapere che due clienti non possono stare insieme perchè gravati da pregiudizi di polizia. La sanzione è dura, durissima per me  e mi provocherà non pochi danni economici. Ma tenevo a far sapere ai miei clienti che sono una persona onesta ed il mio bar, che riaprirà sabato otto giugno ha tutte le carte in regola. Ho dato mandato al mio avvocato di fare opposizione, ma oramai la frittata è fatta.

Caro direttore, mi chiedo e le chiedo, come può un titolare di un esercizio commerciale permettersi di chiedere le generalità ad una persona facendoci il terzo grado?  Come vede, anche in questo caso, rispetto una legge che è ingiusta perchè non posso conoscere la fedina penale dei mie clienti-

Io tutto questo non lo posso sapere ed è per questo che sono amareggiata e avvilita. Questa storia  mi ha provocato un danno economico un danno d’immagine perché la mia vita e stata sempre contraddistinta dallo spirito di sacrificio dall’ onestà e dall’ amore che ho verso il mio lavoro. Un lavoro duro  che per portare avanti,  a volte, sono costretta a portarmi i miei figli al bar perché non ho nessuno che se ne occupi.

Questa mia lettera è solo e semplicemente per i miei clienti ai quale porgo le mie scuse per questo disagio purtroppo non provocato da me ma da leggi fatte in modo sbagliato.

Vi ribadisco che non accetto la loro decisione ma nello stesso momento già ho incaricato il mio avvocato a procedere ad un ricorso contro questa ingiustizia perché è proprio una vera ingiustizia.

Aspetto tutti i miei clienti la settimana prossima, alla riapertura. Io,  nel frattempo,  resto ferma e con le tante spese che purtroppo non si fermano. Le leggi si rispettano, ma farlo, costa davvero tanto, distinti saluti.

Chiara Mainolfi