Cervinara, L’ultimo saluto al Prefetto Dino Ippolito
Cervinara. Una chiesa piena per affetto e rispetto. L’affetto di chi gli voleva bene ed il rispetto guadagnato per essere stato un fedele servitore delle istituzioni. Cervinara oggi ha tributato l’ultimo saluto al prefetto Costantino Ippolito. Una cerimonia molto sentita, priva di fronzoli, proprio come sarebbe piaciuta a lui che è stato uomo di potere, esercitato, però, unicamente per servire lo Stato.
Il rito esequiale è stato celebrato da monsignor Vito Cioffi nella centralissima chiesa del Carmine, nella centralissima piazza Trescine. La stessa chiesa, dove 44 anni fa, il prefetto Ippolito sposò la signora Stella Cioffi, compagna di una vita che ha saputo essere la metà perfetta di un uomo schivo, ma essenziale.
Tante le persone che hanno sentito il dovere, in questa afosa domenica di luglio, di venirlo a salutare. Tantissimi i cervinaresi, ma anche moltissime persone venute da fuori.
Sindaci, assessori, funzionari e politici in genere hanno partecipato a questo cordoglio che ha colpito la famiglia Ippolito. Ognuno di loro aveva qualcosa da raccontare, episodi di vita che fanno capire la caratura del personaggio. Se, infatti, Dino Ippolito non era persona alla quale potevi chiedere favori e raccomandazioni, la porta del suo ufficio era sempre aperta per chiarire procedure e iter amministrativi. Una vita spesa davvero per l’interesse collettivo e mai per quello del singolo. Una carriera luminosa, guadagnata sul campo, giorno dopo giorno, con il lavoro e l’esempio. Era il primo ad arrivare in ufficio e l’ultimo ad andare via e questo anche nel periodo in cui, da Prefetto, non aveva orari da rispettare. Ma lui sapeva bene che l’esempio vale più di mille parole o di trattati di sociologia.
Ha servito governi di svariati colori politici, ma anche la politica ha dovuto fare un passo indietro rispetto al ferreo dirigente. Probabilmente, se avesse chiesto un piccolo aiuto, sarebbe stato nominato molto prima Prefetto. Ma non era nel suo stile, perché era conscio che gli sarebbe stato chiesto conto del piccolo aiuto ricevuto. Forse tanti cervinaresi nemmeno lo sanno, ma proprio con il suo comportamento il prefetto Ippolito ha portato in alto il nome di Cervinara.
Se ne è andato via in punta di piedi, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore della signora Stella, in quello dei figli Carlo e Maria Laura, che, però, saranno sempre fieri del marito e del padre. Gli sia lieve la terra.
Peppino Vaccariello