Cervinara: l’ultimo viaggio di zi’ Tatonno

Redazione
Cervinara: l’ultimo viaggio di zi’ Tatonno

Questa mattina saluteremo un Uomo che nella vita ha saputo osare, giovane e coraggioso, prese la sua valigia, un unico sogno a spingerlo, quello di avere una vita migliore. Chissà quella scelta da quante paure fu caratterizzata, quanti se e quanti ma.

Ciò nonostante la decisione di prendere il mare in cerca di fortuna. E fu così che pian piano riuscì a costruire il suo tesoro, ma soprattutto coronare il sogno antico, quello di avere una famiglia unita e compatta e di vivere camminando con etica e morale, ciò che lo ha sempre contraddistinto perché una persona perbene, perbene come i suoi genitori Aniello Vito Casale e Rosa Starace.

Quest’ultima scomparsa molto presto, lasciando spazio alla cara Adelaide Luongo, che è stata una madre e una nonna esemplare per tutti, fino alle generazioni più giovani, senza dimenticare i suoi fratelli, i già scomparsi Fiore e Giuseppe, e poi Pasquale, Giginella, Franca e Daniele, che tanto lo hanno amato pur avendolo lontano.

Emigrato in Venzuela, una volta sbarcato non ha voluto mai lasciarlo, anche nei momenti in cui da terra di speranza era divenuta ostile e drammatica, ed è proprio lì che oggi ha tirato il suo ultimo respiro Antonio Casale che tutti voi conoscevate come Tatonno. C’è una frase “L’amore vero essendo infinito ed eterno, non può essere consumato che nell’eternità”, non capiremo mai il mistero che lega due anime che tanto si sono amate in vita, nel momento in cui si separano.

Siamo sicuri che lui non ha resistito nel restare separato dalla persona che più ha amato al mondo, sua moglie Maria Marchese, che qualche anno fa ha lasciato anch’ella questa terra, negandogli il respiro perché essendo un legame autentico, essendo realmente un’unica cosa, respiravano ad unisono.

Ci piace pensare che ora ha raggiunto il suo posto nel cielo, anche se questa partenza segnerà una grande mancanza per gli amati figli Rosita, Reyna e Vito, che tanto hanno avuto dai loro genitori e tanto hanno dato soprattutto negli ultimi anni contraddistinti da varie prove, ma che li hanno visti partecipi senza mai disperare. Ciò nonostante siamo sicuri che non si sentiranno mai orfani perché grande e importante è l’eredità d’affetto lasciatagli.

A loro il nostro abbraccio, pieno di conforto e presenza, pur essendo lontani in questo momento. Era un uomo di grande fede e ci ha lasciato in un giorno speciale, giorno in cui, 15 anni fa, morì il nostro caro Papa Giovanni Paolo II… Che possa prenderti per mano ed accompagnati nell’eternità. Buon viaggio zi’ Tatonno, i tuoi nipoti!