Cervinara, Mabello: Morte di Ciro, fondati sospetti di avvelenamento

Il Caudino
Cervinara, Mabello: Morte di Ciro, fondati sospetti di avvelenamento

Nella giornata di venerdì 3 Marzo 2018, in seguito ad una segnalazione, il vicepresidente dell’Associazione Mabello Onlus, Antonio Marchese rinveniva nello spazio dell’ufficio postale Centrale in p.zza Domenico Clemente,1 di Cervinara (AV) alle spalle della centralissima Via Roma il corpo senza vita di Ciro, cane di quartiere conosciuto e amato da gran parte dei residenti, in ottima salute e non affetto da alcuna malattia, cosa documentabile poiché egli era seguito, curato e sfamato dalla nostra Associazione. Poniamo all’attenzione di Voi tutti che Ciro potrebbe essere stato vittima di un avvelenamento sospettabile dall’osservazione delle sostanze espulse dalla bocca e dalle tracce trovate sul luogo del rinvenimento di cui possiamo fornire foto. Ci corre l’obbligo ricordarVi che fatti tanto gravi, crudeli e incresciosi non solo non sono nuovi alla nostra piccola cittadina (tanto per citarne uno ad esempio ricordiamo Ciccio un anziano randagio di quartiere di Valle avvelenato lo scorso anno) ma possono costituire un pericolo ancora attuale (il veleno potrebbe essere ancora in giro) per animali e persone, soprattutto se davvero “qualcuno” si aggira per il centro del paese a spargere veleni. Noi non intendiamo in alcun modo far passare sotto silenzio questo Delitto. Per la qual ragione abbiamo chiesto l’intervento della Asl a cui Lunedì 6 Marzo c.m. consegneremo il corpo di Ciro, attualmente custodito da noi, affinché vengano effettuati, presso l’istituto zooprofilattico, tutti gli esami per accertare le cause del decesso. Si ritiene tuttavia indispensabile un’azione congiunta del Comune e delle forze dell’ordine ed interventi tempestivi e mirati sul territorio affinché venga controllata e bonificata l’area in questione per scongiurare altri eventi di tal genere e per rimuovere eventuali residui. Inoltre chiediamo di visionare tempestivamente i filmati delle telecamere dell’ufficio postale e di quelle comunali per cercare di risalire al “presunto ed eventuale” colpevole.