Cervinara: mentre il paese brucia, il sindaco mostra un vincolo con il potere che ha aspetti morbosi, nuovo attaco di Bizzarro

Redazione
Cervinara: mentre il paese brucia, il sindaco mostra un vincolo con il potere che ha aspetti morbosi, nuovo attaco di Bizzarro
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Cervinara: mentre il paese brucia, il sindaco mostra un vincolo con il potere che ha aspetti morbosi, nuovo attaco di Bizzarro. E che ve lo dico a fare: lo scenario è osceno, ma, a differenza di molti osservatori perplessi, non mi meraviglio. Si è capito che il sindaco non si dimette neanche se le appare il Patriarca Abramo e se ne frega altamente del fatto che non ha più una maggioranza. Lo sottolinea l’avvocato Giovanni Bizzarro, che si definisce consigliere indipendente per amore della mia gente.

Aspetti morbosi del vincolo con il potere

Non ci vuole la zingara per affermare che sta tentando tutte le strade possibili per restare seduta sulla poltrona. Eppure, questo atteggiamento non mi sorprende, anzi, sarei stato deluso dal contrario.
In questi anni, ha dimostrato che il suo vincolo con il potere ha aspetti morbosi e questo, a breve, diventerà pericoloso per il nostro paese, trascendendo in un narcisismo patologico che giustificherà ogni abominio.

Mettendo da parte le inadempienze amministrative, è facendo un’ anamnesi clinica: è preoccupante l’indifferenza rispetto agli eventi, come se tutto andasse bene, come se niente fosse successo. È inquietante la mancanza di una presa di coscienza, l’arroganza di non dare alcuna spiegazione e l’assenza di uno spirito critico degli amici rimasti con lei.

Cervinara brucia

Si sono messi sul punto più alto della Coppola, a suonare la cetra, mentre Cervinara brucia. Di questo passo, tutto quello che può essere recuperato, anche in termini di dignità politica, viene sciolto nella fornace dell’ambizione di pochi.

Non si rendono conto che le chiacchiere stanno a zero, che i cattivi esempi li hanno consumati tutti e che stanno giocando sulla pelle dei cittadini.Mi aspetto, che venisse messa da parte la lotteria all’ assessore con la delega al nulla e si aprisse una riflessione profonda rispetto una situazione disastrosa, ai limiti dell’agonia. Mi sento addosso la responsabilità, soprattutto verso i giovani, di lasciare la testimonianza che le distorsioni soccombono quando c’è una risposta seria.

A proposito di serietà, commette un ingiustizia chi, in modo scientifico, semina il dubbio di trasformismo di una parte dell’opposizione. Non voglio avventurarmi in difese senza procura (anche perché hanno dato prova di saperlo fare da soli), ma la verità dei fatti narra che questi consiglieri hanno sempre rispettato il loro ruolo, fermi nella loro posizione e, al di fuori delle mura dell’aula Sacco, hanno una storia personale e una reputazione familiare che certamente non si macchia con pastrocchi dell’ultimo minuto.

Intanto, il sindaco e la maggioranza restano con gli occhiali da sole, in veranda, a fare aperitivo; mentre fuori si sta scatenando il tornado.