Cervinara, Monetti: “Sono io che ho scritto al Prefetto!”
Riceviamo dall’avvocato Dimitri Monetti e pubblichiamo
“Quando lo stato non tutela i propri cittadini, i cittadini diventano stato “. Chi per una mera fortuna si è trovato ad occupare posti di responsabilità, nonostante i trascorsi, non appare adeguato a certi ruoli.
Gente che ha cambiato radicalmente la propria posizione “economica” e sociale, ma restando un “miserabile parassita politico”, non riesce a capire il da farsi.
Per tornare al nostro paese, mentre aumentavano i casi positivi, qualcuno pubblicizzava I lavori pubblici. Questo fa capire chi ci troviamo difronte.
Dalle notizie apprese dai media locali e precisamente di 120 concittadini rientrati dal nord e 210 familiari (tot. 330 persone) tutti in quarantena (14 giorni), ho deciso, a tutela della mia famiglia e di quelle di tutti i concittadini di rivolgermi a S. E. il Prefetto di Avellino che prontamente ha investito della delicata questione l’ASL di Avellino.
Dopo avermi sentito, ieri, con la dr. ssa Morgante, in serata abbiamo purtroppo appreso di altri 7 casi di Covid 19, per un totale di 13.
Oggi, preoccupati del numero e dei casi che sono in fase di accertamento, siamo rimasti allibiti della indagine avviata dalla ASL per accertare evidenti responsabilità da parte dei soggetti incaricati di seguire rigorosi protocolli evidentemente sfuggiti.
Che un soggetto ormai fuori gioco minacci non è una novità. Vale quanto quello che afferma, intriso di ignoranza e arroganza basata sul nulla politico.
Chi spiega a chi ne ha bisogno che se aumentano i casi positivi lo impone il protocollo di dichiararci zona rossa?
E perché avere terrore di questo termine? Tutto ciò fa venire il dubbio che si voglia in ogni modo evitare questo??? E perché???
Noi non abbiamo bisogno della memoria lontana per ricordare. Né ci auguriamo che altri non abbiano più numerosi rapporti umani ( manca poco). Infatti, chi è fuori gioco SPARISCE DA SE”.