Cervinara: monsignor Mainolfi e don Patriciello fanno germogliare il seme della speranza
Ieri sera la presentazione de libro di monsignor Pasquale Maria Mainollfi

Cervinara: monsignor Mainolfi e don Patriciello fanno germogliare il seme della speranza. La presentazione del libro di Don Pasquale Maria Mainolfi ” I misteri della speranza”, avvenuta, su iniziativa dell’associazione La Valle, in una sala della cultura gremita ed attenta, è stata una preziosa occasione di riflessione sul dovere che tutti abbiamo di organizzare la speranza.
Con un intervento appassionato ed intenso – dichiara il Sindaco Caterina Lengua- Don Maurizio Patriciello ha richiamato la nostra attenzione sulla necessità, in un tempo complicato come quello che stiamo attraversando, di tradurre la speranza in gesti concreti, nei rapporti umani, nell’agire sociale e politico.
Un impegno che interpella anche e soprattutto noi amministratori che rappresentiamo il livello istituzionale più vicino alle persone.
Siamo posti di fronte alla sfida di organizzare e dare risposte concrete agli innumerevoli bisogni della gente.
Desidero condividere con ciscuno di voi- continua il Sindaco Lengua- la riflessione scritta che Don Maurizio mi ha consegnato prima di lasciare Cervinara, con l’auspicio che possiate accoglierla con la mia stessa partecipazione emotiva.
LA SPERANZA
Questione di sguardi.
Tu vedi un misero seme marcito; io una gemma che sboccia, che nasce alla vita.
Vedo sacchi di grano e un mulino, una madia e il lievito in una vecchia cucina.
La nonna che impasta, il nonno che fuma,un bambino che gioca, la mamma che allatta. Il forno già caldo, la pasta già pronta, la legna che brucia,il cane che abbaia. Stasera per tutti ci sarà da mangiare.
Questione di sguardi.
Se il chicco non muore la spiga non nasce. La speranza s’intrufola dove l’occhio non giunge.
Trattala bene. Fattela amica. Invitala a cena. Falla parlare. Viene per dare non per rubare.
Questione di sguardi.
Tu vedi un barcone che porta problemi, un carico di umana carne straniera, gente affamata che ruba lavoro.
Io vedo fratelli impauriti che non sanno parlare, che tendono le braccia per non annegare.
Vedo badanti amorevoli accanto ai malati, fronti riverse sui solchi assolati. Vedo lo spasimo ma anche sorrisi.
Persone che chiedono di essere amate. Speranza è il nome dello sguardo fatato.
Porgile ascolto. Donale il cuore. Abbi coraggio, non essere vile. Indossa le ali e inizia a volare.
Questione di sguardi.
Tu vedi una bara con dentro un bambino. Gente che piange e tanti lumini. La morte che ha vinto ti sfida sorniona.
Ride beffarda alle antiche illusioni. Io vedo quel bimbo risorto coccolato da Dio.
E gli angeli e i santi insieme a Maria. Il bimbo, felice, improvvisa una danza.
Cristo Gesù ha nome Speranza.
Maurizio Patriciello