Cervinara: nessun errore nella cronologia per l’abbattimento del tiglio
Il tutto è regolato dal nuovo codice dei contratti pubblici

Cervinara: nessun errore nella cronologia per l’abbattimento del tiglio. Il tiglio era marcio e non poteva essere salvato. La sua presenza poteva costituire un pericolo per tutti coloro, come ad esempio le persone che si recano in chiesa o abitano nei dintorni, si trovavano a San Potito di Cervinara.
Questa situazione di pericolo immediato ha fatto scaturire i lavori di somma urgenza che sono stati eseguiti senza alcuna discrasia cronologia.
La norma, infatti, prevede che il verbale di somma urgenza può e deve essere redatto anche dopo l’intervento, purché venga redatto entro tempi molto ravvicinati all’esecuzione, giustificando dettagliatamente l’urgenza, la necessità immediata di intervento e le cause dell’impossibilità di formalizzare preventivamente l’affidamento.
Il principio è regolato dall’art. 163 del D.Lgs. 36/2023 (nuovo Codice dei Contratti Pubblici), che consente l’esecuzione immediata in caso di eventi imprevedibili e pericolo per persone o cose.
> “In caso di somma urgenza, per evitare danni a persone o cose, l’esecuzione dei lavori può essere disposta anche prima della formalizzazione dell’affidamento, purché l’intervento sia limitato allo stretto necessario e venga tempestivamente redatto un verbale.”
Ed era proprio il caso del tiglio di San Potito, quindi, tutto si è svolto secondo quanto prevede la norma. Il responsabile unico del procedimento si è attenuto al nuovo codice per i contratti pubblici. I dubbi sollevati dal nostro giornale che riguardavano solo la cronologia degli eventi è stato fugato.
Per quanto riguarda il tiglio, questa foto che pubblichiamo fa capire come, purtroppo, non poteva essere salvato senza mettere in pericolo persone o cose.