Cervinara, ora basta: servono più controlli!!!
Cervinara. Ha preferito non mandare le gemelle a scuola. Anche loro hanno assistito al rogo ed hanno avuto tanta paura. L’avvocato Nico Valente è fortemente provato. Ed ha tutte le ragioni di esserlo. Mentre era a sicuro nella sua abitazione, mentre tutta la famiglia dormiva, è stato chiamato dal padre che aveva sentito degli scoppi. Si è affacciato alla finestra della sua abitazione in via Scaccani, ed ha visto un vero e proprio rogo. Avvolte dalle fiamme la sua vettura, una Hiunday ed una Ford Fiesta di un suo vicino, carrozziere. Si attende la relazione dei vigili del fuoco ma ci soo pochissimi dubbi sul fatto che si tratta di un incendio di natura dolosa. L’avvocato esclude che possa trattarsi di un gesto rivolto a lui. “Non ho nemici e non ho ricevuto minacce, ci dice. Se così fosse avrei parcheggiato l’auto in garage”. Ed allora bisogna interrogarsi sul gesto e, farlo, seriamente. Tutte le ipotesi sono aperte anche quelle di un piromane che gira in paese. Del resto questo si tratta del secondo rogo in due giorni, il terzo negli ultimi venti. Bisogna augurarsi che venga fatta luce al più presto su questo e tanti altri episodi che avvengono a Cervinara. Lo diciamo da tempo, abbiamo iniziato prima che si arrivasse a tanto. Certamente, alle forze dell’ordine non piaceranno queste parole, ma ci sembra che in gioco ci sia molto. Urgono controlli, posti di blocco e soprattutto la gente vuole vedere poliziotti e carabinieri che girano per le strade. Vogliono sapere, che di notte possono dormire sonni tranquilli. Non vogliono vedere il terrore negli occhi dei loro figli. Lo stesso terrore che l’avvocato Valente ha dovuto vedere negli occhi delle sue gemelline. Dai controlli, le persone perbene non hanno nulla da temere. Possono spaventare solo manigoldi e farabutti.