Cervinara: Pasquale Casale protagonista di una pièce teatrale
Una partita di calcio non è mai solo una partita di calcio, non è mai solo una semplice gara o un evento da emarginare nel mondo dello sport.
Per tanti scrittori è la proiezione di una antica battaglia, con singoli eroi che determinano la vittoria e la sconfitta. Per tanti altri rappresenta la metafora di una vita intera, con gioie e dolori, frustrazioni ed esaltazioni che si susseguono e cambiano campo nel giro dei novanta minuti. Ed ogni singola partita è così.
Alcune di esse lasciano la storia per entrare nel mito, basti pensare solo per fare un esempio ad Italia-Germania 4 a 3 semifinale dei mondiali del 1970. Probabilmente, ognuno di noi ricorda una partita che ha lasciato un segno indelebile nel proprio cuore. Figuriamoci cosa ha provato chi era in campo in una di quelle partite.
Giuseppe Manfridi è affermato scrittore e drammaturgo romano ed è un grande tifoso della Roma. Proprio alla sua squadra del cuore sta dedicando uno straordinario progetto teatrale ed editoriale.
Il progetto si chiama Dieci partite, ossia, una saga delle dieci più importanti gare, a suo parere, della storia calcistica della Roma che diventano occasione per raccontare passaggi epocali del nostro tempo ed atti di crescita individuale e collettiva. Un pretesto che parte proprio dal calcio che si immerge nella vita vera, ma diventa sempre più Epos puro. Tra queste dieci partite, c’è Pisa Roma 1-2 del campionato 1982/1983. Si tratta del campionato vinto dalla Roma guidata dal barone Nils Liedholm con calciatori del calibro di Falcao, Di Bartolomei, Pruzzo, Conti ed Ancelotti. I giallorossi vincono lo scudetto contro la Juventus, forse, la più forte di tutti i tempi, con tre quarti della squadra reduce dalla straordinaria vittoria dei mondiali in Spagna.
La vittoria di Pisa fu determinante per la Roma per mantenere tre punti di distacco dalla vecchia signora che era in rimonta ed aveva espugnato L’Olimpico. La Roma batte il Pisa con una rete capolavoro di Falcao e con una straordinaria punizione di Di Bartolomei. La squadra del presidente Anconetani accorcia le distanze con il danese Berggren, ma il suo goal non è sufficiente per ribaltare il risultato. Ma, subito dopo la rete di Falcao, sull’uno a zero, il sinistro di altro calciatore del Pisa potrebbe agguantare il pareggio e cambiare, così, le sorti non solo della partita ma anche di tutto il campionato. Era il sinistro di Pasquale Casale, ma il suo tiro lambisce il palo e non si insacca nella porta difesa da Tangredi, Manfridi dedica parte di questa pièce teatrale proprio a Pasquale Casale.
Il regista non aveva mai sentito parlare prima dell’ex calciatore e allenatore cervinarese. Mentre sta realizzando questo lavoro si incuriosisce, effettua una ricerca su internet e si imbatte nel sito di Casale e scopre che ha come immagine di benvenuto una sua foto con Falcao che si riferisce proprio a quella partita.
E’ un evidente segno del destino ed il drammaturgo decide di approfondire la sua storia, restando affascinato dal suo pensiero sul calcio.
Così buona parte di questa pièce viene dedicata all’ex atleta cervinarese. Addirittura, alla prima di Pisa-Roma 1-2, una lettera che Pasquale aveva scritto al papà viene letta dall’attore Giulio Scarpati. Manfridi e Casale sono diventati amici dopo questa esperienza ed il drammaturgo ha accettato il suo invito di venire a Cervinara per presentarla.
Lo spettacolo ci sarà il prossimo 22 maggio nell’auditorium Antonio Zullo della scuola media Francesco De Sanctis, grazie alla sensibilità della dirigente Serafina Ippolito. Non è consigliato solo agli appassionati di calcio, anzi, può rappresentare uno straordinario viaggio che parte come pretesto dal pallone per capire tante cose.
Peppino Vaccariello