Cervinara, petali di rose per Santa Rita da Cascia
L’esplodere della primavera, il profumo dei fiori, il caldo sole. Purtroppo il mese di Maggio non si è mostrato ancora nel suo pieno splendore con giornate uggiose, a volte di sapere autunnale.
Ma irrinunciabile è la dedica del popolo cervinarese. Santa Rita da Cascia è una delle più amate dalla comunità caudina per l’umanità del suo vissuto, per la forza e il sacrificio del suo credo. Donna, moglie, madre, ferrea devota e beata.
La Santa dei casi impossibili si veste di petali di rosa che i fedeli, tradizionalmente, raccolgono nel proprio giardino e lanciano al suo passaggio. La processione, organizzata dalla parrocchia di San Gennaro, si snoda tra le strade della frazione di Ferrari e molte persone accorrono ad onorare la statua, ad elogiare l’esempio di donna pacifica, capace di portare quiete negli animi più violenti. Modello di forza incrollabile e fede, durante il periodo in convento, come suora agostiniana, ricevette le stigmate: una spina della corona di Cristo Le si conficcò sulla fronte e Le rimase negli ultimi 15 anni della sua vita.
La celebrazione raggiunge l’apice domenica 22 maggio con la benedizione delle rose custodite poi nelle case dai fedeli, in segno di protezione e serenità familiare. Ed è proprio la rosa il simbolo della santificazione di Rita da Cascia: il desiderio di annusare il dolce profumo di una rosa rossa prima della morte e lo sbocciare di un roseto in pieno inverno. Dovremmo, forse, chiedere a Lei la grazia per vivere finalmente una piacevole primavera?
Rita Valente