Cervinara piange Pietro Bruno, il sindacalista del popolo

Redazione
Cervinara piange Pietro Bruno, il sindacalista del popolo

Cervinara piange Pietro Bruno, il sindacalista del popolo. Il suo cuore generoso ha cessato di battere alle prime luci dell’alba di questa mattina. Ha esalato il suo ultimo respiro, tenendo per mano le sue amate figlie, Amalia e Silvia, nel suo buen retiro di San Marco ai Monti che si trova nella zona alta di Benevento.

Morto a 75 anni.

Pietro Bruno ci lascia a soli 75 anni. Per anni è stato il riferimento del patronato Cisl in via Carlo Del Balzo a Cervinara. Un sicuro punto di riferimento per centinaia e centinaia di persone. Era un sindacalista vecchio stile che aveva imparato che queste organizzazioni devono servire per difendere le persone più deboli.

Problemi previdenziali,questioni lavorative, pensioni bloccate e non adeguate, disoccupazione, congedi per malattia, cause di lavoro, si entrava nel suo ufficio e lui sapeva sempre trovare una soluzione. Aveva a cuore, particolarmente, le sorti delle persone più umili, braccianti, manovali, donne delle pulizie. Persone spesso sfruttate e a cui venivano negati anche i diritti più elementari.

Il sorriso sotto il suo baffo, gli occhiali a fare da fermo per la sua folta chioma, Pietro non era solo un sindacalista, era una persona di famiglia a cui rivolgersi quando si era alle prese con qualche guaio o con l’assurda burocrazia che soffoca il nostro paese. Pietro era fieramente beneventano, nato a due passi dal duomo eppure era diventato cervinarese e caudino a tutti gli effetti.

Il paese lo aveva adottato e lui si era lasciato adottare tanto che, nel 2005 si candidò al consiglio comunale. Riuscì ad ottenere un ottimo risultato, nonostante lui non avesse alcun tipo di legame parentale a Cervinara. Purtroppo, qualche anno dopo, a seguito di un’anestesia per un’operazione restò paralizzato alle gambe.

L’uomo con il baffo

L’uomo con il baffo, come affettuosamente lo chiamava il direttore di questo giornale, legato a lui da un fraterno legame, non si perse d’animo.

Non perse il gusto della battuta, della risata e del sano cazzeggio di cui era un vero maestro. Anche in sedia a rotelle veniva a Cervinara per dare supporto alla figlia Amalia che aveva preso il suo posto. Poi, purtroppo, le forze sono cominciate a calare e non riusciva più a venire a Cervinara dove Amalia lo ha saputo sostituire in modo egregio.

Ma comunque, con il telefono, non mancava far sentire la sua presenza. Voleva sapere sempre tutto di Cervinara, dalle elezioni , alle notizie piccole e grandi.

L’ultimo saluto a Pietro Bruno ci sarà domattina, domenica 18 agosto, alle ore 10,00, presso la chiesa di San Marco Evangelista che si trova a due passi da casa sua. Con la scomparsa di Pietro Bruno, Cervinara perde una persona buona che era entrata, con discrezione nel suo dna.

Chi scrive perde un amico sincero, un fratello maggiore che mai ha fatto mancare la sua presenza. Il giornale ed il suo direttore si stringono al dolore di Amalia e Silvia che sapranno portare avanti i valori del loro splendido papà. Ciao uomo con i baffi, ora delizierai le anime del Paradiso con i tuoi racconti.

P.V.