Cervinara piange Potito Vito Casale, gentiluomo d’altri tempi

Redazione
Cervinara piange Potito Vito Casale, gentiluomo d’altri tempi
Cervinara piange Potito Vito Casale, gentiluomo d'altri tempi

Cervinara piange Potito Vito Casale, gentiluomo d’altri tempi. Elegante e discreto, Cervinara perde un gentiluomo d’altri tempi. Ad 87 anni si è spento Potito Vito Casale, per gli amici e i parenti Vito. Viveva a due passi da piazza Trescine, in via dei Monti, e della piazza più importante di Cervinara ha incarnato i nobili ideali.

Pane e politica

Lontano dal pettegolezzo spiccio, sempre vestito con giacca e cravatta, d’inverno con cappotto e cappello, si intratteneva solo in quelle che potevano essere conversazioni di un alto livello. La politica innanzitutto.

Come tanti ragazzi della sua generazione anche Vito Potito Casale era cresciuto a pane e politica, formandosi nelle azioni cattoliche che dopo il secondo conflitto mondiale vissero una straordinaria primavera anche a Cervinara.

Con una formazione del genere, il suo partito di riferimento non poteva che essere la Democrazia Cristiana. Da giovane ha vissuto quegli scontri tra avversari politici che si svolgevano proprio nella piazza. Quando gli avversari restavano tali e non diventavano mai nemici.

Fiero di essere cervinarese, per tutta la sua vita lavorativa ha difeso il suo paese presso l’Alto Calore di Avellino dove ha prestato servizio sino a quando è arrivato il giusto momento del riposo. Lo inorgogliva tutto ciò che di buono si faceva nel suo paese. Non a caso, sin dal primo numero è stato un sostenitore de Il Caudino.

L’amata moglie

Lavoro e famiglia rappresentavano le sue stelle polari. Da qualche anno aveva perso la donna della sua vita, l’amata moglie Giovanna De Nicolais.

Insieme a lei aveva costruito una splendida famiglia con ben tre figli maschi, Angelo, Francesco e Carlo che ora lo piangono sinceramente insieme alla nuora Concetta Sacco, agli amati nipotini Potito Vito e Giovanna e alle sorelle Anna e Maria Amalia.

Cervinara perde una persona buona ed attaccata alle sue tradizioni. Il direttore Alfredo Marro e la redazione esprimono le più sentite condoglianze a tutti i familiari e salutano con grande affetto una persona per bene. Sapere che non lo vedremo più varcare la soglia della nostra redazione ci riempie il cuore di tristezza. Gli sia lieve la terra.