Cervinara, presunti brogli elettorali: domani l’udienza penale
Cervinara. Mentre si attende l’esito finale del ricorso davanti al consiglio di stato fissato per il prossimo 20 dicembre, domani venerdì 30 settembre la vicenda delle elezioni amministrative cervinaresi del giugno 2015, si arricchisce di un nuovo capitolo, questa volta tutto penale.
Davanti al gup del tribunale di Avellino, Francesco Ciccone, compariranno Pasquale Clemente, Benito Passariello e Antonio Crisci per i quali il pubblico ministero, Antonella Salvatore, ha chiesto il rinvio a giudizio per ricettazione e calunnia. Comparirà anche il dottore Francesco Taddeo per il quale, invece, la stessa Pm ha chiesto l’archiviazione e, il suo legale, l’avvocato Marco Monetti, chiederà la costituzione, in un eventuale processo, come parte civile. La vicenda riguarda il ritrovamento di schede elettorali vidimate e non votate in casa del geologo pochi giorni dopo le elezioni. Passariello e Clemente sono, invece, assistiti dall’avvocato Dimitri Monetti lo stesso che sta perorando la causa dello scioglimento del consiglio comunale, prima davanti al Tar, dove ha ottenuto una parziale vittoria ed ora davanti al consiglio di stato.
A circa sedici mesi dai fatti, però, nessuno sa dire chi abbia sottratto, materialmente, quelle schede dai seggi.
Uno dei motivi della richiesta di rinvio a giudizio, infatti, riguarda la ricettazione e non il furto. Il mistero di come quelle schede possano essere uscite dai seggi e finite in mani di persone non addette ai lavori, probabilmente, resterà per sempre.