Cervinara: primo matrimonio del 2021 con sposi stranieri
Cervinara: primo matrimonio del 2021 con sposi stranieri. Questa mattina nella sala riservata del sindaco avvocato Caterina Lengua si sono scambiati promessa di matrimonio una coppia di cittadini stranieri.
Una giovane donna di 28 anni e un giovane uomo di 34 anni. Tutti e due di origini marocchine. Lei residente in Italia da diversi anni, infatti è titolare di cittadinanza italiana; lui, invece, in Italia da poco più di un mese, è cittadino marocchino.
Parla solo arabo e francese, e non conosce una parola di italiano. Per questo motivo c’è voluta la presenza di un interprete che potesse spiegare tutta la procedura della promessa di matrimonio in base alle leggi italiane.
La scelta è caduta sul professore Pasqualino Marro, docente di francese in pensione e direttore vicario del nostro giornale, che ha dato senza indugi la propria disponibilità, e in modo completamente gratuito, per il compimento del delicato e importante compito di interprete.
Le promesse
Così, questa mattina i due novelli sposi, seguiti da uno stuolo di parenti, si sono potuti promettere, dopo che il sindaco ha letto la formula di rito e ricordato alla giovane coppia quali sono i doveri della vita insieme.
E’ stata poi la volta dell’interprete che, dopo aver prestato giuramento, ha spiegato in lingua francese tutto quello che si stava compiendo e ha tradotto l’intera formula appena pronunciata dal sindaco.
All’applauso dei parenti presenti all’incontro, sono seguite le parole del primo cittadino che si è detta felice della scelta dei due giovani di sposarsi a Cervinara e che era onorata di aver celebrato le prime promesse di quest’anno.
La cerimonia si è svolta rispettando rigorosamente le norme previste dai provvedimenti del Governo e in vigore fino al termine della pandemia da coronavirus, sull’uso di mascherine e sul distanziamento fra le persone.
E’ un segno del cambiamento dei tempi per due motivi in particolare. Il primo è che si tratta comunque di un matrimonio di stranieri, il primo celebrato a Cervinara; il secondo è la temperie che stiamo vivendo: infatti, tutti erano dotati rigorosamente di mascherine protettive.