Cervinara: quel bianco che sconfigge le tenebre della maldicenza

Una serata da incorniciare e senza sbavature

Redazione
Cervinara: quel bianco che sconfigge le tenebre della maldicenza

Cervinara: quel bianco che sconfigge le tenebre della maldicenza. Novecento persone sedute ai tavoli, un altro paio di centinaia che hanno fatto capolino nella villa comunale. Nessun incidente, nessuna rissa, tutto si è svolto nella più completa sicurezza. Tanto divertimento sino a notte alta e poi questa mattina tutto era lindo e pulito.

Pulizie effettuate dagli stessi organizzatori prima di andare a letto. Altro fattore molto importante, l’evento ha fatto lavorare tutte le pizzerie e i ristoranti di Cervinara. Preparare da mangiare per novecento persone vuol dire far girare una somma cospicua.

Senza contare che per una sera si abbattono le barriere anagrafiche e magari con quelli più stagionati che possono ritrovare un soffio di gioventù. In una notte di fine estate anche questo è concesso.

Ma davvero si può criticare un evento come La Cema in Bianco  organizzata dalla Pro Loco Angelo Renna di Cervinara?  Chi scrive non ha confidenza con il bianco da indossare a causa della stazza fisica, non ama la musica ad alto volume e poco dopo le 22 e 30 inizia inesorabilmente a sonnecchiare. I

Insomma non ho confidenza con La Cena in Bianco anche perché, per il mestiere che faccio, ogni giorno devo lottare con il foglio e lo schermo bianco. Ma, guardano quello che è successo ieri sera nella villa comunale di Cervinara, ho pensato che una manifestazione così sarebbe piaciuta tanto, ma davvero tanto, a Renato Nicolini.

Un nome a cui dobbiamo tanto. E’ stato, nel lontano 1977, l’inventore dell’Estate Romana. Una manifestazione che è stata poi copiata in tutto il mondo e che ha saputo mettere insieme la cosiddetta cultura alta con la cultura bassa. Eventi pop, che per sta popolare, con eventi magari meno partecipati come un recital di poesie.

L’Estate Romana fece uscire la gente dalle case quando era forte la paura del terrorismo. Serate allegre che riuscivano a mettere insieme persone diverse per età e condizione sociale. Persone che si riappropriavano di spazi collettivi e facevano risplendere di luce nuova la Città Eterna.

Poi successe così in tutte le altre città italiane, arrivando sino in Spagna dove esplose il fenomeno della movida, anche come risposta alla dittatura franchista. Beh, Renato Nicolini vedendo tutto quel bianco di ieri sera, un bianco felliniano,  avrebbe sorriso ed approvato.

Tutto si può criticare, ci mancherebbe, ma, qualche volta, a Cervinara farebbe molto bene riconoscere i meriti. Poi, il prossimo anno, dopo una dieta adeguata, cercherò di vestire di bianco anche io. E questa è una promessa.

Peppino Vaccariello

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