Cervinara: rischia la morte per una diagnosi sbagliata, salvata in extremis
Cervinara: rischia la morte per una diagnosi sbagliata, salvata in extremis. Leggerezza, disattenzione, o peggio, scarsa o completa assenza di professionalità, di qualsiasi cosa si possa trattare stava per costare una vita umana, un prezzo troppo salato da pagare.
Malore di una persona anziana
Ecco i fatti che hanno visto protagonista una donna anziana di Cervinara. L’altro ieri, venerdì sera, questa persona accusa un malore. I familiari la soccorrono immediatamente e viene portata da un professionista di Benevento.
Una volta nello studio dello specialista viene soccorsa e sottoposta a tutta una seria di esami, come è giusto che sia. Alla fine, il medico rassicura i familiari. Possono riportare a casa la signora. Poi deve far ritorno martedì mattina con tutta calma.
Una diagnosi che fa tirare un sospiro di sollievo a persone che sono state veramente in pena per la sorte di una loro cara. Così, da Benevento si ritorna a Cervinara. Purtroppo, però, passano poche ore e l’anziana torna a stare male.
Praticamente rasenta una blocco renale. Questa volta, però, i familiari evitano di correre a Benevento. Uno di loro conosce un urologo che presta servizio al San Giovanni di Dio a San Giovanni Rotondo, l’ospedale fondato da San Pio.
Il medico si fa inviare le analisi , le legge e richiama i familiari. La donna deve essere ricoverata ed operata immediatamente perché ha un’infezione ad un organo interno. Un’infezione che si evinceva chiaramente dalle analisi. Ma, a quanto pare, il medico di Benevento aveva sottovalutato, per melbet usare un eufemismo.
A tarda sera, i familiari partono per San Giovanni Rotondo. Appena arrivati, i sanitari si prendono cura della persona anziana. Viene operata ed ora sta bene.
La diagnosi sbagliata
Certo, la diagnosi sbagliata da parte dei medici può essere dietro l’angolo. Non sarebbe la prima volta. Purtroppo, però, secondo quanto ci hanno spiegato dalle analisi si evinceva chiaramente l’urgenza dell’intervento.