Cervinara, rischio accorpamento per l’Einaudi
Il numero di seicento è lontano. All’istituto superiore Luigi Einaudi sono iscritti solo 480 studenti. Nonostante gli sforzi che hanno fatto dirigenti e docenti negli ultimi tre anni, il rischio concreto è quello di perdere l’autonomia. Con la brutta parola di dimensionamento scolastico, entro il prossimo 30 novembre, la provincia di Avellino dovrà inviare un piano di razionalizzazione alla Regione Campania. E sembra molto difficile che l’istituto possa essere salvato. Il presidente della provincia, Domenico Gambacorta, è pronto ad accogliere una proposta che arrivi dai sindaci di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina e Pietrastornina, ma salvare l’autonomia dell’Einaudi vuol dire che un altro istituto la deve perdere. La vicenda è al centro dell’interessamento della consigliera provinciale caudina, Caterina Lengua, che è presidente della commissione statuto. L’avvocato cervinarese si sta raccordando con i primi cittadini per cercare di capire se è possibile fare qualcosa. Sembra, però, che nessuno, come è giusto che sia, voglia rinunciare alla propria autonomia. Ed allora, si prospetta una unica dirigenza per tutte le scuole di Cervinara, dall’infanzia sino alle superiori, il tutto dovrebbe essere messo nella mani di Serafina Ippolito, che dirige l’istituto comprensivo Francesco De Sanctis. Si tratta di un’ottima dirigente, su questo non ci sono dubbi, ma per lei diventerà molto complicato prendersi in carico anche questo istituto superiore, che è diviso in due plessi, mentre altri dieci sono sul territorio cittadino. La scuola dovrebbe essere al primo posto in ogni azione politica. Ogni governo che si succede promette sempre di voler pensare a studenti e docenti. Non solo, le scuole nel territorio caudino rappresentano un presidio di legalità e di libertà. Sarebbe ora che si aprisse una vertenza seria ed anche dura per far capire queste cose alla regione e al governo nazionale. Su questo terreno dovrebbero confrontarsi le forze politiche dei quattro comuni irpini della Valle Caudina. Invece, si sta consumando questo addio, senza che nessuno profferisca parole. E’ sempre così, la politica non sembra essere per nulla in grado di pensare al futuro. Non solo, tra le forze locali, vige sempre quel complesso di sudditanza, che anche se si hanno ragioni da vendere, ti spinge a non essere mai contro chi ha il bastone del comando. Lunedì prossimo, proprio all’istituto Luigi Einaudi, arriva la parlamentare Luisa Bossa. Viene per un motivo nobile, presenterà il suo libro che raccoglie storie di donne che subiscono violenza. Ma, approfittando della sua visita le si può chiedere un impegno concreto per l’autonomia dell’istituto? E lo si può chiedere ai consiglieri regionali irpini, ai parlamentari, sempre assenti dalla Valle Caudina, di cui è inchiostro sprecato anche fare i loro nomi? I dirigenti politici locali, se tali si possono chiamare, sono certi che anche i cittadini si sentano sudditi come loro, questo non è così. La Buona Scuola, slogan coniato dell’ex sindaco di Firenze, passa anche per Cervinara.
Peppino Vaccariello