Cervinara: Rosario Manfredonia e il suo pane buono anche domani

Una vita dedicata al lavoro

Redazione
Cervinara: Rosario Manfredonia e il suo pane buono anche domani

Cervinara: Rosario Manfredonia e il suo pane buono anche domani. Il pane di ieri è buono anche domani”. Ma per farlo questo alimento, che resta sacro, ci vuole fatica, fatica vera. Ci vogliono sacrifici e ci vuole tanta pazienza.

Rosario Manfredonia era un sacerdote di questa religione.  Il pane di Rosario, bastava solo il nome di battesimo, per richiederlo nelle salumerie e nei supermarket.  Un nome che era garanzia di bontà e di qualità.

Per ottenere quel risultato, per fornire ai clienti il pane ottimo, quello buono anche domani, Rosario ed i suoi collaboratori dovevano lavorare di notte. Mentre tutti dormono, Rosario, come tutti i panettieri si doveva alzare dal letto.

Andava a lavoro e preparava il primo impasto. Mentre la pasta cresce si accende il forno , il forno a legna. E ci vogliono tante fascine di legna per portarlo alla temperatura giusta. Mentre brucia la legna, con la pasta si preparano le pagnotte.

Ed una volta raggiunta la temperatura per cuocere il pane si deve infornare. Bisogna essere bravi anche in questo perché ogni pagnotta deve trovare lo spazio giusto nel forno. Le pagnotte di due chili devono cuocere di più, quelle da un chilo di meno.

Le prime, quindi, devono andare dove il forno è più caldo e le seconde ad una distanza diverse. Mentre il pane cuoce si deve preparare il secondo impasto e così via sino al mattino. Ma non è ancora finita perché il pane deve essere caricato nei furgoni e portato ai negozi.

Così, dopo una notte insonne ti tocca anche quest’altra incombenza. Se tutto va bene finisci verso le undici del mattino e, a quel punto, occorre sbrogliare anche le incombenze burocratiche. Questa era la vita di Rosario per fare quel pane buono, buono anche domani.

Solo il sabato notte non lavorava, non panificava ma il venerdì aveva lavorato il doppio. Non lavorando il sabato, la domenica si poteva regalare una corsa in bicicletta, ricordando la sua gioventù quando era stato una promessa di questo sport.

A pensarci bene, anche l’hobby che aveva scelto, era un hobby di fatica vera come il lavoro che faceva. Eppure, nonostante i sacrifici e le tragedie che avevano squarciato la sua famiglia, Rosario Manfredonia restava una persona gentile e disponibile.

Ha aiutato anche tante persone e lo ha fatto in silenzio perché certe cose se si fanno non si devono strombazzare. Ironia della sorte, è morto questa sera quando il suo panificio era chiuso per ferie.

Avrebbe riaperto domenica notte ma lui non ci sarà. Ci piace pensarlo in sella alla sua bici mentre pedala sulle verdi salite del paradiso insieme ai suoi beniamini. Ti sia lieve la terra Rosario e prova a staccare tutti con una delle tue incredibili fughe.