Cervinara/Rotondi: più di mille persone senza assistenza medica
Cervinara/Rotondi. Fatta la nomina, non le vengono assegnati i codici e più di mille pazienti sono senza assistenza medica. Siamo alle solite, per i cittadini di Cervinara e Rotondi continuano le incomprensibili disfunzioni dal punto di vista dell’assistenza medica. Disfunzioni che negano il diritto alla salute.
Sostituta
Qualche giorno fa, è stata nominata la sostituta temporanea della dottoressa Clara Troiano. Si tratta della dottoressa Rossella Baldassare e, per una volta, sembrava che Regione ed Asl di Avellino avessero fatto le cose per tempo, per non creare problemi agli assistiti di questi due medici che si sono passati il testimone.
Accesso
Ma, le strade dell’inferno sono lastricate di buone intenzioni. La sostituzione è stata effettuata in tempo, nulla da eccepire. Peccato, però, che alla dottoressa Baldassare ancora non è stato concesso l’accesso ai codici dei pazienti. Ciò vuol dire che non si possono prescrivere ricette per le varie medicine, le diverse e necessarie visite specialistiche o esami. Insomma non si può fare niente.
Aggiornamento
Non solo, visto che l’Asl di Avellino sta, a sua volta, effettuando un aggiornamento del software, per tutta questa settimana, anche volendo non si potrebbe scegliere un nuovo medico. Con il risultato di mettere in difficoltà tante persone che hanno necessità di medicine o di esami diagnostici. E, stiamo parlando di oltre mille persone, tra Cervinara, Rotondi e Tufara Valle. Tra queste ci sono pazienti anche gravi che hanno assoluta necessità di medicine per portare avanti delicate terapie.
Diritto alla salute
Non si riesce a capire il motivo di questo ritardo ed il perchè si continua a giocare sulla salute dei cittadini della Valle Caudina. Chi di dovere dovrebbe intervenire immediatamente, senza perdere neanche un secondo. Proprio questa mattina il presidente del consiglio dei ministri si trova in visita ad Avellino. Qualcuno gli dovrebbe far presente che non tutti i cittadini italiani godono degli stessi diritti. In Valle Caudina il diritto alla salute è sempre più negato.