Cervinara, sabato si presenta il nuovo libro di Cenzino D’Apruzzo
Sabato 15 ottobre 2016 alle ore 18,00 presso la Sala consiliare “Antonio Sacco” di Cervinara verrà presentata al pubblico la silloge dal titolo “Braccianti briganti migranti e fanti del re” del poeta dialettale Cenzino D’Apruzzo. Utilizzando il dialetto arcaico dei braccianti di Montesarchio e del Taburno l’Autore rivisita attraverso la poesia la condizione di vita fatta di stenti dei braccianti -gli “Eroi arcaici della zappa!”- e le lotte per un utopico riscatto: la rivoluzione contadina (1860-1870) per il pane e la libertà contro l’annessione piemontese con l’aggressione e l’occupazione violenta del regno del Sud; gli esodi via mare per l’America di milioni di migranti; le drammatiche occupazioni delle terre incolte dei braccianti dall’unità d’Italia al secondo dopoguerra; le tante marce della fame. I braccianti, di indole pacifica, subivano le ingiustizie, le prepotenze e le violenze dai padroni, e tasse esose e pesanti obblighi di leva dallo stato savoiardo. Di indole pacifica alfine gli zappatori salirono sulla montagna, divennero “briganti” e con la guerriglia si rivoltarono contro gli occupanti piemontesi. E fu uno sterminio di paesani! Il desiderio di salvare la civiltà contadina dall’oblio per via della morte dell’agricoltura arcaica mi indusse alcuni anni fa ad una impegnativa ricerca tesa al recupero del dialetto montesarchiese (specie la parlata settoriale legata alla vita agricola di masseria e pagliaio) salvando diverse centinaia di parole in disuso nel “Dizionario lessico-topografico di Montesarchio e della Valle Caudina”. Il libro “Braccianti briganti migranti e fanti del re” di D’Apruzzo si arricchisce dell’importante Prefazione di Antonio Conte, senatore e presidente dell’ANPI sannitica. Previsto il saluto del Sindaco Filuccio Tangredi e della Consigliera delegata alla cultura Raffaella Cioffi. Oltre all’Autore, che declamerà alcune poesie, interverrà Franco Martino, poeta e critico letterario.