Cervinara, situazione politica: “facite ammuina”

Il Caudino
Cervinara, situazione politica: “facite ammuina”

Il decreto del Consiglio di Stato ha creato un bel po’ di scompiglio all’interno della situazione politica cervinarese. Almeno così sembra.
Ricordiamo che i giudici amministrativi hanno sospeso il ritorno alle urne per le sezioni 7 e 12 fissato per il prossimo 31 luglio. Il 30 agosto ci sarà la prima udienza per decidere la sorte amministrativa del comune.
In realtà, nulla è cambiato concretamente: la giunta guidata da Filuccio Tangredi opera senza alcuna restrizione e l’opposizione continua a svolgere il suo ruolo.
Si registra solo un sospiro di sollievo da parte di qualche consigliere e la delusione di alcuni degli esclusi nella precedente tornata.
Alla luce del profluvio di dichiarazioni degli ultimi due giorni e dei “movimenti discreti” si possono trarre alcune considerazioni.
La prima riguarda il Movimento bene comune guidato da Vincenzo Iuliano.
Il Movimento perde alcuni pezzi: prima Cambareri lo scorso anno e ora Tommaso Bello, senza contare che i consiglieri non eletti pare si siano definitivamente disinteressati alla politica. L’elemento di spicco, però, è il ruolo dell’avvocato Dimitri Monetti. Il professionista, infatti, non è solo il principale artefice della strategia legale ma si afferma sempre di più come vero leader alternativo alla maggioranza di Tangredi. Per quanto lui glissi, anzi eviti di parlare di futuro politico, ma è evidente a tutti che il suo ruolo ha surclassato ogni altro esponente dell’opposizione. In questa battaglia giuridica e politica ci ha messo la faccia dal primo minuto e ora sta raccogliendo i frutti.
La seconda riguarda la maggioranza. A parte un legittimo nervosismo registrato nei giorni scorsi, tutti sanno che per l’amministrazione Tangredi poco cambia, almeno fino alla sentenza del Consiglio di Stato. Certamente, l’evocazione di un complotto non fa bene a chi ha stravinto le elezioni: non è chiaro, infatti, chi sarebbe l’artefice del “movimento” e per quale obiettivo visto che per amministrare un Comune bisogna vincere le elezioni. Senza contare che è in corso una indagine della Procura con la prima udienza fissata per il 26 settembre.
Quindi, al di là delle dichiarazioni a favore di microfono resta valido il vecchio ordine della marina borbonica: “Facit ammuina”.

Angelo Vaccariello