Cervinara, i soldati dimenticati della campagna di Russia

Il Caudino
Cervinara, i soldati dimenticati della campagna di Russia

Il 22 giugno del 1941 il Duce, raccontano gli storici, era parecchio nervoso. Il suo alleato, Adolf Hitler, aveva dato il via all’operazione “Barbarossa”, l’invasione della Russia, senza consultarlo. Non era la prima volta che il Fuhrer nascondeva i propri piani bellici all’alleato italiano.
Mussolini, però, era troppo ansioso di “spartire” il bottino di guerra con i tedeschi e non poteva permettersi, nella sua visione, di lasciare l’Italia fuori.
Fece diventare rapidamente operativo un corpo di spedizione, fatto di tre divisioni, denominato Corpo di Spedizione Italiano in Russia (Csir).
Tanti furono i giovani caudini “precettati” in questa operazione. Molti i cervinaresi e tantissimi coloro che non tornarono mai più.
Colpisce leggere il nome di ben otto nostri compaesani dispersi nel freddo della Russia ad ubbidire gli ordini per un’assurda pretesa: invadere il gigante sovietico con scarpe estive e mal equipaggiati.
Quegli otto nomi, purtroppo, li abbiamo dimenticati troppo presto. Così come abbiamo ridotto ad una mera parata, tra l’altro poco partecipata il 4 novembre, il ricordo dei caduti nella seconda guerra mondiale.
Gli otto che non fecero più ritorno erano tutti giovanissimi. Il più “anziano” aveva solo 29 anni. Di loro non si seppe più nulla. Invano, i familiari li attesero alla fine del conflitto.
Raccontano le cronache che il primo durissimo colpo gli italiani lo ricevettero durante l’offensiva sovietica iniziata il 16 dicembre del 1942. Le nostre truppe furono costrette ad una rapida e rovinosa ritirata. Non è tutto. Il colpo mortale fu inferto dai russi nel gennaio del 1943 al nord del fiume Don quando gli alpini italiani furono trucidati e costretti alla fuga.
Una fuga che divenne ben presto un’odissea nel ghiaccio del freddo polare russo, senza cibo e con vestiti ridicoli per una campagna del genere.
Tra questi, con ogni probabilità, c’erano anche i cervinaresi che mai più fecero ritorno. Ricordiamoli i loro nomi affinché siano da monito a tutti coloro che hanno dimenticato oppure ignorano cosa abbiamo passato.

Bello Roberto (nato il 31 luglio del 1921, disperso sul fronte russo il 19 dicembre del 1942);

Esposito Gennaro (nato il 4 gennaio del 1921, disperso sul fronte russo il 19 dicembre del 1942);

Guerriero Giuseppe (nato il 3 maggio del 1914 e disperso il 25 febbraio del 1943);

Marro Francesco (nato l’8 settembre del 1920 e disperso il 16 dicembre del 1942);

Mollica Giuseppe (nato il 24 agosto del 1922 e disperso il 17 gennaio del 1943);

Russo Michele (nato il 18 settembre del 1920 e disperso nel gennaio del 1943);

Sacco Aniello (nato il 19 dicembre del 1918 e disperso il 17 dicembre del 1942);

Taddeo Domenico (nato il primo marzo del 1917 e disperso il 22 dicembre del 1942).
(fonte dei nomi: Cervinara, storia di dodici secoli di Alfredo Marro – edizioni Il Caudino)

Angelo Vaccariello