Cervinara, successo per il concerto di Peter Cincotti
“La prossima volta verrò a Cervinara con tutta la mia band, ma stasera accompagnate la mia canzone con le mani. È la prima volta che la eseguo in pubblico”. Così ha presentato la canzone “Palermo”, Peter Cincotti in una villa comunale gremita. E tutte le mani di Cervinara hanno tenuto il ritmo per questo suo figlio, pronipote dell’emigrazione che ha voluto riannodare il cordone ombelicale con un paese lontano da New York, eppure a lei così vicina. Un paese di cui aveva sentito parlare il nonno, il papà e che lui ha voluto, fortissimamente, conoscere da vicino. Per due giorni, ci ha guardato, ci ha ascoltato, si è fatto fotografare, ma stasera era solo lui, un ragazzino che faceva scivolare le dita su una tastiera bianca e nera e faceva uscire dalla gola una voce, simile a quella che i nostri nonni sentivano sul vinile. Voce di chi ha l’ultimo dollaro in tasca per bere l’ultimo bourbon e invocare alla luna. Invece di dire luna, dice moon, ma Peter Cincotti è un cervinarese ma non perché è stato il primo a cui è stata concessa la cittadinanza onoraria, è un cervinarese di New York perché se canta alla luna, la luna lo ascolta. E tutti sanno che queste cose avvengono solo a Cervinara, sotto l’ultima luna di agosto.
Torna presto Peter.
Peppino Vaccariello