Cervinara, Tari: tassata la cultura
La Tari si è rivelata una sorpresa anche per la nostra associazione, che ritiene esagerata e ingiustificata l’aliquota di 9,42 euro a mq. che è stata imposta a carico di Associazioni, Scuole e Biblioteche e che doveva e poteva essere ridotta, tenuto conto della funzione di servizio culturale che tali istituzioni svolgono. L’entità della tassa colpisce in particolare, oltre alle scuole, la biblioteca del nostro giornale, l’unica aperta al pubblico che è costretta a pagare la scarsa carta, che costituisce la mole dei rifiuti prodotti, a prezzo eccessivamente elevato.
La misura dell’aumento non è giustificata dai due elementi che concorrono a determinare l’ammontare della tassa.
Il primo, come è noto, riguarda la composizione del nucleo familiare che usufruisce del servizio; la seconda riguarda la quantità dei rifiuti prodotti.
Ora è noto che la biblioteca e il nostro giornale producono solo rifiuti di carta, per giunta molto contenuti, il cui costo di smaltimento ammonta a 75 euro al mese che potrebbero essere risparmiati bruciando la carta in una stufa o in un camino, oppure effettuandone la consegna ai centri di raccolta che pagherebbero un compenso.
Si tratta, ovviamente, di un’affermazione che facciamo per paradosso, volendo sottolineare con questo il peso eccessivo di quasi mille euro all’anno che non si conciliano con il preteso contributo alla cultura che l’amministrazione va dicendo di dare.