Cervinara: tentato furto in via Lagno, scatta di nuovo l’allarme rosso

E' dal mese di dicembre che la zona è sotto pressione

Redazione
Cervinara: tentato furto in via Lagno, scatta di nuovo l’allarme rosso

Cervinara: tentato furto in via Lagno, scatta di nuovo l’allarme rosso. L’allarme li ha messo in fuga. Poi è arrivata la polizia ma, intanto, i ladri avevano fatto perdere le loro tracce. Probabilmente, volevano approfittare della cena in bianco per mettere a segno l’ennesimo colpo.

Via Lagno sotto tiro

Continua a restare sotto tiro la zona di via Lagno a Cervinara. Dopo un periodo di relativa tranquillità, i ladri si fanno di nuovo vivi. Certo, questa volta il colpo non è andato a segno ma questa piaga deve essere asportata dalla radice.

E’ dallo scorso mese di dicembre che queste bande, sembra, infatti, che si tratti di più sodalizi sta terrorizzando una vasta zona di Cervinara. Si tratta di quell’area residenziale che comprende via San Cosma, via San Leucio e via Lagno. Giova ricordare che in tutto questo tempo, praticamente, si tratta di più di otto mesi, neanche una denuncia ha colpito queste persone.

Eppure i furti messi a segno sono davvero numerosi. Eppure i residenti chiedono maggiori controlli sopratutto nelle ore notturne. Tanto che hanno dovuto organizzare delle vere e proprie ronde.

Eppure, proprio ieri, da Pietrastornina, il ministro degli interni, Matteo Piantedosi, ha assicurato un’attenzione particolare. Ci permettiamo di chiedere ma quando avverrà tutto questo signor ministro? Ripetiamo sono più di otto mesi che i ladri fanno il bello ed il cattivo tempo. Gli impianti di videosorveglianza sono fondamentali per identificare gli autori dei crimini. Ma la prevenzione si fa solo con le auto di servizio che girano giorno e notte.

La deriva criminale

Se vogliamo evitare qualsiasi tipo di deriva criminale, le forze dell’ordine devono pattugliare il territorio. Non è concepibile che sul far del tramonto si rimandi tutto all’alba del giorno dopo.

Poi ci sarebbero le indagini da fare per capire chi c’è dietro questi furti. Ma questo è tutto un altro discorso, un discorso troppo complicato per una realtà come la Valle Caudina e Cervinara in particolare.

P.V.