Cervinara, torna la Via Crucis: perché non farne un evento tipico?
Ventisei anni fa un gruppo di giovani di Cervinara, guidati dall’allora presidente della Pro Loco (il professor Ruggiero), incontrarono un parroco che da poco si era insediato a Sant’Adiutore, don Nicola Taddeo.
Decisero insieme di fare un esperimento: riportare in vita la Via Crucis Vivente che si era tenuta in paese fino a metà degli anni Ottanta poi abbandonata come tante delle tradizioni locali.
Il copione fu dato da Vincenzo Pisaniello il quale ne assunse anche la regia, educando con maestria e mestiere un gruppo di giovani che per la prima volta riportava in scena la passione e morte di Gesù Cristo.
Venerdi 25 marzo, la Via Crucis Vivente organizzata dall’Azione Cattolica Sant’Adiutore in collaborazione con varie altre realtà associative cervinaresi (tra cui le altre azioni cattoliche e la Pro Loco) compie ventisei anni.
Una lunghissima tradizione che anche quest’anno torna in scena grazie all’impegno di molti giovani.
Negli anni, la Via Crucis è passata da evento di una sola frazione (all’inizio si teneva all’interno della Chiesa di Sant’Adiutore, poi solo nella antistante piazza) ad evento che coinvolge tutto il paese. La passione di Cristo coinvolge tutte le frazioni: parte dai Salomoni e arriva fino alla spettacolare crocifissione sulle scalinate della Chiesa di Ferrari.
Tantissimi giovani si sono alternati negli anni a recitare, collaborare e fare in modo che la manifestazione avesse successo.
La partecipazione di tanta gente testimonia quanto essa sia oramai nel cuore non solo dei cervinaresi ma di tutta la Valle Caudina.
Un solo peccato: che la Via Crucis Vivente di Cervinara non venga inserito in un progetto di finanziamento dei fondi europei. In fondo si tratta di cultura, tradizione e ottenere dei contributi da Bruxelles potrebbero aiutare sul serio a farle spiccare il volo. Visti i tanti soldi che si buttano, perché non pensare a farla diventare un evento di eco regionale?
L’appuntamento è fissato per venerdì 25 marzo alle ore 19 in piazza sant’Adiutore a Cervinara.
Angelo Vaccariello