Cervinara, ultimo saluto a Lucas: “mio fratello brasiliano”
“Saudade é arrumar o quarto do filho que já morreu”.
Questi versi di un grande della musica brasiliana, Chico Buarque, sembrano scritti proprio per il vuoto che ha lasciato in tanti cuori la tragica scomparsa di Lucas Raviele.
Dice Buarque che “Saudade è mettere a posto la stanza del figlio morto”.
Descrive così quel sentimento lusitano, adottato in todo dal Brasile, che non è traducibile in nessuna lingua del mondo. Dici Saudade e dici tanto.
Descrive la lontananza, la nostalgia, il dolore, la mancanza, la perdita, lo sconvolgimento per una improvvisa scomparsa.
Dici Saudade e descrivi il bagaglio di sconforto che si portano dentro tanti brasiliani, sparsi per il mondo.
Oggi pomeriggio c’era tanta Saudade nella chiesa di San Nicola a Ioffredo di Cervinara, gremita come non mai.
Tanta gente non ha trovato posto in chiesa ed ha atteso in silenzio, i volti rigati dalle lacrime, l’uscita del feretro.
Gli ultras dell’Audax Cervinara hanno dedicato una coreografia a quel loro fratello brasiliano che amava la squadra del suo paese adottivo e con loro aveva patito e gioito tante volte.
I ragazzi hanno realizzato anche una maglietta con il suo nome ed il 38, il numero degli anni che ha vissuto.
Anche quei ragazzi che hanno cantato proprio “Mio fratello è brasiliano” all’uscita della bara dalla chiese, oggi erano ammantati di Saudade che trasudava da quella maglietta, pensando agli anni che poteva ancora vivere. La santa messa è stata celebrata da don Antonio Raviele, cugino della vittima. Con la morte nel cuore ha cercato di lenire le tante ferite aperte con le parole del vangelo e con le preghiere. Sconvolti dal dolore la mamma che era andato sino in Brasile per abbracciarlo e per dargli una famiglia, la moglie ed il figlio, il piccolo Enrico che, davvero, faceva tanta tenerezza.
Poi c’era il fratello, arrivato da Verona, identico a Lucas anche lui adottato da una famiglia italiana de L’Aquila che si è integrato perfettamente nel nostro paese.
E c’erano gli amici, tra cui quei ragazzi della Terza B del liceo, molto più che semplici compagni di classe, compagni di crescita, persone oggi mature che hanno mantenuto il cuore di ragazzi.
Sulla bacheca facebook di una di loro, si legge anche il commento di una insegnante che ha appreso così della tragica scomparsa del suo allievo preferito e ricorda quel viaggio di istruzione fatto in Spagna, quando Lucas proteggeva i suoi amici. Straziante è stata la morte di questo ragazzo e nessuno saprà mai veramente con quali fantasmi ha dovuto combattere nel corso della sua breve vita, Oggi c’era tanta Saudade nella chiesa di San Nicola e quella Saudade aveva un solo nome Lucas.