Cervinara, ultimo saluto al bimbo mai nato
Una benedizione, preghiere al cielo e tante lacrime. Il primo e l’ultimo saluto. Salvatore Cioffi ed Angela Pallotta non avrebbero mai immaginato di salutare per una sola volta il bambino che avevano atteso con tanto amore per nove mesi. Nel pomeriggio di oggi, la salma di Angelo Antonio Cioffi, il piccolo nato morto, è stata tumulata in un loculo del cimitero cittadino. Ha benedetto la salma monsignor Vito Cioffi. Parenti ed amici non hanno voluto lasciare da sola la giovane coppia in questo triste appuntamento. Nel pomeriggio di ieri, il medico legale, Monica Fonzo, ha eseguito, su mandato della procura della Repubblica di Benevento, l’autopsia su quel corpicino. E così, oggi dopo ben due settimane, si è conclusa, dal punto di vista umano, questa terribile vicenda. Nella notte tra il 22 ed il 23 maggio, Angela Pallotta, 27enne di Cervinara, al nono mese di gravidanza, portata avanti nel migliore dei modi, accusò delle contrazioni sempre più forti. In buona sostanza, era arrivato il tempo di mettere al mondo il suo bambino. Il marito, con tanta premura l’accompagnò presso il reparto di Ginecologia dell’ospedale Rummo di Benevento. Una volta arriva lì, la gestante fu sottoposta ad un primo tracciato, poi ad un secondo, intorno alle due e mezzo del mattino. Secondo questi esami, avrebbe dovuto attendere ancora un po’. Dalla sala travaglio fu portata in stanza, ma lei continuava a perdere liquidi. Il tracciato che poi le fu fatto alle otto del mattino, diagnosticò che, purtroppo, il cuoricino del bambino non batteva più. I genitori, assaliti dalla disperazione, presentarono denuncia alla polizia, chiedendo assistenza all’avvocato Michele Del Balzo. La Procura, intanto, ha iscritto nel registro degli indagati sette persone, tra medici, ostetriche ed infermieri, in servizio quella notte. Ci sono volute due settimane per restituire il corpo alla famiglie e non si può neanche immaginare cosa abbiano provato i due giovani coniugi in tutto questo tempo. La loro vicenda ha commosso tutto il centro caudino ed oggi c’è stato il mesto epilogo. Il tempo lenirà le ferite di questi giovanissimi coniugi che dalla giustizia vogliono solo sapere se c’è stata qualche responsabilità che ha decretato il dramma, anche perché non vogliono che altre persone, che altre mamme, debbano piangere le stesse lacrime. Ed Angelo Antonio sarà l’angelo che veglierà sul loro futuro, con lo stesso amore.
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