Cervinara, un mare di gente e tanta commozione per la Via Crucis Vivente
E’ giunta alla ventinovesima edizione e, come ogni tradizione che si rispetti, la Via Crucis Vivente di Cervinara è diventata una vera e propria tradizione.
L’inizio
Tutto è iniziato con don Nicola Taddeo il quale, nella Parrocchia Sant’Adiutore, raccolse la proposta dell’allora Pro Loco e di Vincenzo Pisaniello di riportare in auge una vecchia tradizione cervinarese: la via Crucis. Fu proprio Pisaniello a fornire il copione originale, una rielaborazione dei Vangeli, e a guidare i primi ragazzi.
La manifestazione, per i primi due anni, si svolse esclusivamente tra la chiesa e piazza Sant’Adiutore. Poi, grazie alla collaborazione con le altre realtà associative cervinaresi, si è estesa per tutto il paese.
Percorso
Si parte da piazza Sant’Adiutore per recarsi in via Aia De Panno. Qui si svolge l’ultima cena e l’orto del Getsemani. Si rientra in piazza per le fasi cruciali del Processo, della presentazione ad Erode e del giudizio di Pilato.
Inizia poi il cammino verso la crocifissione con una unica pausa: il pentimento di Giuda che avviene a piazza Trescine.
Arrivati sul suggestivo sagrato di Ferrari, Cristo viene crocifisso con i due ladroni.
Collaborazione
Anche quest’anno un fiume di persone hanno seguito l’evento: non solo da Cervinara, ma da tutta la Valle Caudina. La Via Crucis è resa possibile grazie ad un gruppo di giovani che, nonostante mille difficoltà, portano avanti una vera e propria tradizione. Forse è giunto il momento di farla diventare un vero e proprio evento chiedendo il finanziamento alla Regione Campania? Si potrebbe pensare ad un Poc.