Cervinara: vita e opere di Tommaso Saggese Loia

Sabato verrà inaugurata la mostra in suo onore

Redazione
Cervinara: vita e opere di Tommaso Saggese Loia

Cervinara: vita e opere di Tommaso Saggese Loia (di Nico Ascierto). Sabato 21 luglio, alle ore 18 e 30, nell’ambito della rassegna Propheta in Patria della Pro Loco Angelo Renna di Cervinara, verrà inaugurata la mostra “Il talento mai nascosto e l’arte mai svelata”, dedicata al maestro Tommaso Saggese Loia. Si tratta di opere mai esposte in pubblico. In questo articolo vi proponiamo una biografia del maestro Saggese, realizzata dal nipote e collega giornalista Nico Ascierto. A corredo ci sono delle foto delle sue opere ed anche un delicato video che racconta la sua arte.

La biografia di Tommaso Saggese

Tommaso Saggese nasce a Cervinara il 15 agosto 1948. Figlio di Giovanni e Giuseppina Loia trascorre l’infanzia nella sua casa di località San Potito con le tre sorelle maggiori Filomena, Angela e Tommasina.

Tommaso Saggese, Loia Saggese come da qualche anno e dopo la morte di sua madre sigla le sue opere è -come molti testimoniano- l’allievo di maggior talento di una classe straordinaria che si forma presso il prestigioso liceo artistico di Benevento.

In quello stesso istituto, tra il 1968 e il 1969, Tommaso passa direttamente e per meriti da studente a docente ed è lì che incontra e conosce la sua prima moglie, Marisa, con la quale concepisce il suo unico figlio Giovanni.

Testamento olografo

                                                                                                           

Dopo la prematura fine del suo primo matrimonio e dopo diversi anni di vicissitudini personali ed artistiche, che lo portano anche ad allontanarsi dalla sua terra, alla ricerca di nuovi stimoli fino alla cupa Londra degli anni 70′, Tommaso sceglie di tornare e stabilirsi definitivamente nella sua amata Cervinara.

Tommaso è un solitario mai solo perché sempre assorto nei suoi pensieri. Pensieri lungamente dolorosi per un uomo con una vita complessa fatta di scelte non scelte e di attimi mai colti al momento debito ma impressi puntualmente, in modo indelebile, nelle sue opere che ne descrivono le emozioni, le intenzioni e l’inquietudine come un testamento olografo minuziosamente pennellato.

Gli anni 80′ sono per lui il periodo della condivisione con la donna che gli starà accanto, con pazienza infinita ed amore incondizionato, fino al termine dei suoi giorni e oltre la vita; lei è Gina Mainolfi con la quale Tommaso si è unito in matrimonio nel 2004, per sempre.

Tommaso Loia Saggese, nei suoi circa 60 anni di attività, dà vita a creazioni straordinarie utilizzando le più disparate tecniche. Artista a tutto tondo: pittore, scultore, poeta. Basta mettergli una biro, una matita o un pezzo di legno in mano e, come per magia, in pochi secondi, viene fuori un pinocchio parlante, un clown triste, un paesaggio della sua amata terra, un focolare domestico, un cacciatore, una bottega; quella in cui cresce con suo padre, falegname, ebanista specializzato in intaglio dal quale apprende le basi dell’arte della scultura, alla quale resta sempre legato, nonostante la prevalente produzione artistica sia pittorica.

Bellezza pura

La sua era e resta bellezza pura. Vederla, in ogni senso, è stato fino a questo momento privilegio per pochi. E’ questo privilegio che oggi vogliamo e possiamo cancellare grazie all’impegno della Pro Loco, dell’amministrazione Comunale di Cervinara, della famiglia e di tanti amici tra i quali Peppino Vaccariello, da sempre estimatore del maestro cervinarese. Tommaso Saggese non era un privilegiato, non si sentiva tale e odiava i soprusi, le iniquità, le ingiustizie. Amava umilmente e immensamente l’arte in ogni sua espressione, dalla musica alla pittura.

Tommaso Loia Saggese, per tutti, tranne che per se stesso, “il professore” è un artista che non ha avuto in vita la possibilità di far apprezzare quello che ha realizzato. Ha avuto altre vicissitudini, altri problemi che gli hanno negato quella che sarebbe stata la sua ovvia e naturale evoluzione personale e professionale.

Nessuno che abbia vero talento e tali necessità espressive vuole creare per non condividere ma solo i veri grandi sono talmente pudici e dubbiosi, da ritenere secondario far “conoscere al mondo”, continuando ad interrogarsi all’infinito, in maniera minuziosa ed ossessiva, sul “cosa” dire e dare, al mondo, di realmente utile.

Nel tempo in cui l’immagine diventa, sempre più, essenza di banalizzazione e di semplicistica ovvietà, il Maestro Tommaso Loia Saggese ha creato “straordinarietà” che dagli occhi entra nel cuore e resta nella mente…
e che è ora di far conoscere, a tutti, senza privilegi e senza veli.

Giovanni Saggese, Gina Mainolfi, Antonello Vigliotti e Nico Ascierto, con la famiglia Saggese, ringraziano. Per il video clicca qui