Cervinarte Festival: da Cervinaria ad Antologia
Il conto alla rovescia è iniziato per la Pro Loco “A. Renna” di Cervinara che domenica 4 settembre inaugurerà il festival dell’arte e della creatività dedicato alla memoria di Nicodemo De Vito con Antologia, mostra di arte contemporanea. Così come avvenuto nelle scorse edizioni, anche quest’anno Cervinarte diventa veicolo attraverso cui riscoprire il patrimonio storico-architettonico cervinarese attraverso la stretta connessione con l’arte. Primo ad irrompere sulla scena sarà Palazzo Buonanni che ospiterà il lavoro di Gianmarco Biele, Vincenzo D’Argenio, Flaviano Esposito e Valentina Argia Socievole, a cura di Luciana Berti e Mario Francesco Simeone.
Si riconferma la collaborazione con la collettiva che proporrà una serie di opere inedite ed eterogenee, dalla fotografia all’installazione ambientale, dal suono al disegno, allestite in dialogo con le suggestioni dell’antico palazzo gentilizio, residenza di Michele Buonanni, chirurgo maggiore del corpo generale della Reale Artiglieria di Ferdinando IV di Borbone e tra i principali studiosi dell’infezione del vaiolo.
Il progetto si pone in continuità con Cervinaria, la mostra presentata in occasione della scorsa edizione di Cervinarte, che ha visto protagonisti i cervinaresi con i loro ricordi e la loro storia proponendo però una nuova riflessione sull’arte e sulle sue doti comunicative. «Antologia allarga le strutture narrative e percettive, lasciando al fruitore il compito di delineare una personale fisionomia del racconto» confessano gli artisti nel comunicato ufficiale.
La mostra prende spunto dalla “Corona”, una raccolta di epigrammi composta intorno al 100 a.C. dal poeta Meleagro di Gadara, il quale riunì i testi di quarantotto autori di stile alessandrino, di cui alcuni dei più celebri furono Saffo, Alceo, Callimaco. Ogni poesia si accompagnava ad un testo dedicato a un fiore, paragonato da Meleagro, allo stile del poeta. Per questo motivo la raccolta fu conosciuta anche come “Antologia”, dal termine anthos, ovvero fiore, e legein, scegliere.
«Le opere esposte» svelano infatti gli artisti «aspirano alla leggerezza, come le poesie alessandrine, e si diffondono nello spazio espositivo invitando il pubblico a riscoprire un angolo di storia della città».
Cervinarte Festival edizione 2016, diretto da Alessandro Carofano con il patrocinio del Comune di Cervinara, riprenderà le fila dall’arte contemporanea, ri-proponendo un lavoro nato e sviluppato in loco e che fa della memoria storico-collettiva del posto il suo punto di forza, seppur in un’ottica evolutiva e mai scontata.
Rita Valente