Cervinarte Festival: l’idea di una nuova città
Si costella di successi l’edizione 2016 di Cervinarte, rassegna culturale organizzata dalla Pro Loco “A. Renna” di Cervinara in memoria diNicodemo De Vito e diretta da Alessandro Carofano.
A quasi metà del suo percorso, il festival ha già messo nel cassetto una serie di successi che ne ri-confermano la crescita organizzativa e la potenzaattrattiva nell’intera valle.
La campagna crowdfundingBIV, è stato il primo assaggio del festival, con degustazioni di vini e prodotti rigorosamente locali oltre alla possibilità di camminare nel cantiere aperto della mostra di arte contemporanea “Antologia” inaugurata il giorno successivo a Palazzo Buonanni.
La collettiva dello scorso anno,per la cura di Luciana Berti e Mario Francesco Simeone, ha presentato una mostra estremamente concettuale in continuità con Cervinaria, un lavoro centrato sulla storia e la memoria dei cervinaresi. Predominante la pietra che in un percorso di giochi sensoriali, snodato negli ambienti del palazzo storico, alterna percezioni tattili, visive e suggestioni sonore.
Una sfida, quella dell’approccio ai linguaggi dell’arte contemporanea, che i cervinaresi e non solo, hanno accolto da subito, mantenendo alta l’affluenza sin dalle prime ore di apertura.
Il primo talk tematico “La sfida degli orizzonti”ha affascinato la platea di Palazzo Telaro. La discussione si è incentrata sui luoghi e sulle storie, sugli obiettivi e principalmente sul coraggio e la necessità di fare impresa, soprattutto in piccole realtà come quelle caudine, per appoggiare e contribuire allo sviluppo economico e culturale dell’intero territorio.
L’artista internazionale Arcangelo è stato protagonista assoluto nella consegna del premio “Nicodemo De Vito”. Un’intervista a tu per tu con Angelo Vaccariello per condividere con il pubblico ricordi ed eccentricità dell’artista. Racconti che si sono sviluppati tra i vicoli del paese con flashback di avventure e amicizia con il compianto Nicodemo.
Arrivo tra i più attesi quello dello scrittore de Giovanni che ha presentato il suo ultimo libro “Serenata senza nome” tra le note del musicista Paco Ruggiero e le atmosfere create da Aurelio Ruggiero, nell’aulica e suggestiva cornice della chiesa di Sant’Adiutore. Sotto la regia di Peppino Vaccariello, si è rinforzato il legame tra il giallista e i ragazzi della Pro Loco Angelo Renna che insieme hanno regalato una serata di emozioni per ospiti e fans.
Queste, però, sono le premesse di un festival ancora da scoprire. Siamo a metà del percorso che non fa pause tra mostre, letteratura, incontri teatrali, meeting, laboratori creativi e street art. Tra gli eventi che caratterizzeranno la kermesse nei prossimi giorni: lo spettacolo teatrale “I miei burattini” diretto da Pino Carbone e messo in scena questa sera a Borgo Castello dall’associazione Airolandia; laboratori creativi con Antonio Boffa e l’associazione Condividiamo; il triangolare Giliberti>Salabelle>Tecce metterà a confronto la comunicazione, l’arte e i musei, un rapporto in continua evoluzione; l’artista caudino Domenico NAF_MK Tirino colmerà il vuoto architettonico lasciato dall’alluvione del ’99 in località Ioffredo attraverso opere di arte muraria.
Gli appuntamenti si susseguono velocemente e tutti meritano di essere vissuti appieno dalla cittadinanza per cui Cervinarte Festival è nato e a cui continua a rivolgersi con la speranza di lasciare un’impronta indelebile di innovazione e creatività.
Rita Valente