Chiesa Caudina dalla confusione al caos

Redazione
Chiesa Caudina dalla confusione al caos

Valle Caudina. Un parroco si dimette, un sacerdote viene “invitato” ad andare in pensione ed un terzo,quanto meno, divide i fedeli, rispetto ai suoi orientamenti politici.

Da settimane, queste situazioni che si stanno verificando , rispettivamente, a Montesarchio, Cervinara e San Martino Valle Caudina, tengono banco sulle colonne degli organi di stampa e sono dibattute su i social.

Don Silvio Pepiciello si è dimesso da parroco  di San Giovanni Battista ai Montesarchio. Una decisione più che legittima, avvenuta, però, a circa un mese da un attentato da lui subito.

Il primo maggio la sua autovettura, parcheggiata nella centralissima piazza Umberto I,alle prime luci dell’alba, viene data alle fiamme. Nessuno vede, nessuno sente e sopratutto nessuno sa il motivo di un gesto tanto violento. Le indagini  ancora non chiariscono questo episodio, la solidarietà è scarsa ed il sacerdote decide di andare via.

A Cervinara, monsignor Vito Cioffi, parroco di San Potito e San Marciano, da circa un 40ennio, fa in modo che si venga a sapere che l’arcivescovo ha deciso di mandarlo in pensione, entro il prossimo 4 agosto.

A Novembre, il sacerdote compie 70 anni, ma ci sono altri suoi confratelli, basti pensare a, monsignor Angelo Gallo di Rotondi,, che di anni ne ha 77, che continuano a celebrare ed amministrare, nonostante siano già in pensione.

Ed allora, perchè don Vito viene mandato in pensione ? Perchè la curia non da una spiegazione ai fedeli? In mancanza di risposte, a Cervinara, si è organizzata una raccolta di firme, a supporto di don Vito. Con il risultato che il paese rischia di dividersi ancora di più. Senza contare che dovrebbe esserci una rivoluzione di tutte le parrocchie che rischia di creare altre incertezze.

A San Martino Valle Caudina, da mesi, il parroco don Salvatore Picca, difende a spada tratta l’operato del ministro degli interni Matteo Salvini, scagliandosi anche contro la stessa chiesa, accusata di travisare le parole di Papa Francesco.

Una posizione che fa guadagnare al sacerdote la ribalta nazionale, con interviste e partecipazione ai talk show, ma che divide il paese. Una parte di San Martino Valle Caudina per storia, cultura e formazione politica non può certo tollerare le posizioni del don.

Lui imperterrito non cede di un solo millimetro ed anche in questo caso la Curia resta in silenzio.

La confusione è tanta sotto il cielo della chiesa caudina. Le parrocchie, sino a pochi anni fa, erano un punto di riferimento per tutti. Anche chi non credeva doveva confrontarsi con un magistero di alto spessore. Oggi siamo  ad un passo dal caos, con un  arcivescovo che non fa risuonare forti le sue parole per rimettere tutto in ordine.