Ciclista investito muore dopo cinque giorni di agonia

Redazione
Ciclista investito muore dopo cinque giorni di agonia
Ciclista investito muore dopo cinque giorni di agonia

Ciclista investito muore dopo cinque giorni di agonia. Non ce l’ha fatta Raffaelle Degioannis il ciclista pensionato sessantottenne di Cagliari che il pomeriggio del 28 settembre è investito da un’auto.

Il ciclista è investito mentre in sella alla propria bicicletta elettrica percorreva la via Cagliari a Dolianova era stato travolto da dietro da una Peugeot condotta da un trentaquattrenne di Dolianova che procedeva nella sua stessa direzione.

L’auto investitrice a sua volta era tamponata da un’altra Peugeot a bordo della quale oltre il conducente, rimasto illeso, si trovavano la moglie e due figli minorenni; rimasti leggermente feriti e trasportati per accertamenti all’ospedale Brotzu di Cagliari dal servizio di emergenza urgenza del 118.

Il pensionato che nel tamponamento a catena aveva riportato la peggio era trasportato in ambulanza in condizioni disperate all’ospedale Brotzu di Cagliari dove domenica sera, dopo cinque giorni di agonia, purtroppo, è deceduto.

I medici non sono riusciti a salvarlo; i traumi riportati erano troppo gravi. Il conducente della Peugeot che lo ha investito dovrebbe ora essere denunciato a piede libero per omicidio sradale.

I rilievi e le indagini

I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Dolianova che hanno effettuato i rilievi di legge avevano richiesto gli esami tossicologici dei conducenti delle due Peugeot; per verificare se guidavano sotto l’effetto di alcol o stupefacenti.

Appurata la gravità delle condizioni del ciclista avevano inoltre disposto il sequestro dei mezzi coinvolti. Raffaele aveva gestito sino al 2020, anno in cui ha raggiunto l’età della pensione, una edicola a Cagliari. Qui era, pertanto, molto conosciuto.

I familiari più stretti, due figli, tre fratelli e due sorelle, hanno incaricato una nota società specializzata a livello nazionale nella tutela dei diritti del cittadino per essere assistiti e fare piena luce sulla tragedia.

Il responsabile si è subito attivato per acquisire tutta la documentazione disponibile sull’incidente; e per monitorare l’attività dell’autorità giudiziaria, che potrebbe disporre una perizia cinematica per accertare dinamica, cause e responsabilità.

Il Sostituto Procuratore della Repubblica di turno non ha ritenuto necessaria l’autopsia. La salma nelle prossime ore, pertanto, sarà restituita alla famiglia che potrà, così, fissare la data delle esequie.