Cinque Stelle, Maglione: Siamo primi in Campania

Il Caudino
Cinque Stelle, Maglione: Siamo primi in Campania
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Ci sentiamo estremamente gratificati dai risultati ottenuti anche in queste elezioni europee considerando che, nel Sannio, esprimono un dato inconfutabile e, ancora una volta, dopo le Politiche dello scorso anno, scardinano il sistema di potere legato alla vecchia politica di Pd e Forza Italia, che sono dietro di noi e quasi doppiati.
Il Movimento 5 Stelle si conferma primo partito in Campania e secondo nel Sannio solo per poche decine di voti, ma mantiene la leadership in città.
Il nostro europarlamentare uscente Piernicola Pedicini, riconfermato a furor di popolo, supera di gran lunga la candidata mastelliana che, ricordiamolo, era sostenuta da Sindaco, 9 assessori e più di 20 consiglieri comunali oltre che dalla senatrice forzista. Lo stesso Pedicini è primatista assoluto in termini di preferenze anche considerando la provincia, lasciandosi dietro sia la candidata leghista che quella mastelliana, supportata in questo caso dal presidente della Provincia e da una trentina di sindaci del territorio.
L’evidente disfatta di Mastella e del suo stile di fare politica ormai lontano dalla realtà, è dimostrata dalla sconfitta subita anche nella sua Ceppaloni (dove la candidata leghista ha superato di oltre 100 preferenze la Chiusolo). Lo stesso dicasi per Del Basso De Caro e il Pd che, nel Sannio, registra 8 punti sotto il dato nazionale.
La lettura attenta dei risultati nazionali e locali mostra ancora un elevato gradimento per il governo in carica ma è anche evidente che i beneventani e i sanniti hanno sonoramente bocciato il modello imposto in città e in provincia manifestando una tangibile insofferenza verso i rispettivi rappresentanti.
Il risultato nazionale, fermo restando l’ottimo risultato del Movimento al Sud e nelle Isole, impone comunque una riflessione che nei prossimi giorni verrà sicuramente avviata. La stessa riflessione che noi sollecitiamo venga fatta anche da coloro i quali, numeri alla mano, sono stati sfiduciati nonostante mesi di autocelebrazioni e autoreferenzialità. Adesso, com’è nel nostro stile, è necessario ritornare a lavorare per continuare in quella rivoluzione che il Movimento ha avviato 9 mesi fa.