CM Taburno: Siamo alla farsa
Taburno. Carmine Montella restapresidente della comunità montana del Taburno. Infatti, l’assemblea che si è tenuta questa mattina a Frasso Telesino e che si è conclusa con l’elezione del sindaco di Moiano, Giacomo Buonanno, non è valida.
E’ proprio un pasticciaccio brutto, di quelli che solo una politica ottusa può fare. Ieri sera, infatti, abbiamo dato la notizia che il presidente in carica, Montella, aveva annullato la convocazione di questa mattina, in quanto il commissario prefettizio del comune di Sant’Agata dei Goti, Elvira Nuzzolo, aveva stabilito che rappresentante di quel comune in seno all’assemblea dovesse essere l’ex sindaco Carmine Valentino. Una decisione che di fatto annullava un chiarimento dato dal prefetto di Benevento, Galeone, il 14 ottobre scorso, allorquando il rappresentante di governo stabilì che dovesse essere lo stesso commissario, come ribadito dal Ministero dell’Interno con una nota di questa mattina.
Come se nulla fosse, invece, sei sindaci più l’ex primo cittadino di Sant’Agata dei Goti si sono riuniti ed hanno sfiduciato Montella. Un fatto grave che non ha alcun fondamento giuridico, tanto è vero che il sindaco di Bucciano, Domenico Matera, ci ha dichiarato che il verbale di assemblea ha lo stesso valore di quello di un’assemblea condominiale, con tutto rispetto per il condomino.
Ma c’è di più, domattina il presidente Montella si recherà in Procura perchè a suo parere, per quella riunione, ci sono gli estremi per i reati di abuso di ufficio, falso materiale ed ideologico. A completamento di questo articolo pubblichiamo la nota del commissario prefettizio Elvira Nuzzolo, con la quale comunica che non avrebbe partecipato alla riunione di questa mattina, facendo fede alla nota della prefettura del 14 ottobre scorso e prendendo atto che l’assemblea di questa mattina era stata annullata. Ed allora, facendo un poco il punto. La riunione non è valida, non solo perchè era stata annullata ma anche perchè mancava il settimo componente per farla essere valida. Un pasticciaccio che, probabilmente, si poteva evitare se si fosse, semplicemente, rispettata la legge.