CM Taburno: stipendi ai forestali,una vergogna senza fine
E’ tutto pronto da più di un mese, ma il decreto resta alla ragioneria della regione Campania. Oggi è il 14 di dicembre e si corre il serio rischio che ai forestali in forza alla comunità montana del Taburno non vengano pagare alcune mensilità arretrate e la tredicesima. Badate bene, non si tratta della tredicesima di quest’anno, ma quella del 2014 e anche gli stipendi si riferiscono a quell’anno, più gennaio e febbraio del 2015.
Il presidente dell’ente montano, Carmine Montella, è adirato e sfiduciato allo stesso tempo. Ha fatto il diavolo a quattro per assicurare ai lavoratori un Natale migliore degli anni scorsi. Ma, purtroppo, ad oggi non c’è riuscito, non per colpa sua o degli uffici dell’ente, ma per la solita, incredibile e impermeabile burocrazia della regione Campania. Altro che porto delle nebbie, gli uffici regionali sono delle vere e proprie secche che fermano qualsiasi imbarcazione. L’arrivo di De Luca, almeno su questo versante, non ha cambiato di una virgola le cose. In Campania si muore di burocrazia, di inutili passaggi di carte da un ufficio all’altro, che sono poi uguali.
E tutto questo, si gioca sulla pelle della povera gente, di chi, come gli operai della comunità montana del Taburno, ha lavorato ma non può avere diritto a stipendi maturati più di un anno fa.
E’ la solita vergogna, una vergogna senza fine.