Comunità Montana del Partenio: meglio essere gente di cortile che sudditi
Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore,
desidero intervenire in merito all’articolo pubblicato dal Caudino dal titolo “Partenio: gli amministratori caudini sudditi di super Biancardi, uno e trino”.
Tralascio la sterile polemica relativa ai presunti “amministratori sudditi” e passo subito alle affermazioni assolutamente non condivisibili dell’articolo:
- Il Presidente Biancardi ha correttamente applicato lo statuto completando la Giunta, mancante di 3 componenti su 4, subito dopo la consultazione elettorale che ha visto coinvolti diversi comuni appartenenti alla C. M. E come l’articolo riferisce, il mandato di Presidente scade a gennaio.
- Non so perché la sua testata ritiene che il “tunnel” sia utile solo nella testa di Biancardi. Ha provato a chiedere a qualcun altro? Ai cittadini della Valle Caudina, per esempio?
- I lavori che hanno riguardato la strada di accesso alla Piana di Lauro non hanno avuto bisogno di nessuna autorizzazione della Giunta Comunitaria né dall’ufficio tecnico avendo in assegnazione, il territorio di Cervinara, almeno 4 squadre di operai adibiti al suddetto compito. Mi riferiscono, tra l’altro, che, appena avuta la segnalazione dal comune, l’ufficio tecnico della C.M. si è immediatamente adoperato a comunicare avvio e modalità dei lavori al comando forestale.
- Alla prima giunta a cui ho partecipato, oltre all’approvazione delle delibere riguardanti il pagamento degli stipendi agli operai, un solo argomento diverso è stato deliberato e ha riguardato un’opera in territorio di Cervinara. Ecco. Non ho avuto la sensazione che il Presidente Biancardi non avesse cura del nostro territorio.
- Per l’amianto, mi dispiace doverlo precisare, ma la competenza è esclusivamente dei comuni, su cui gravano anche i pesanti costi di smaltimento. Non capisco perché si accusi la CM di inadempienza.
- Infine, apprendo dall’articolo che la mia nomina di assessore alla CM sia il segnale della spaccatura dei comuni della Valle Caudina. Non so dove sia stata presa questa notizia. So che lei è persona attenta, competente e corretta e che mai racconterebbe chiacchiere da cortile. Ma la prego di informarsi dai diretti interessati, perché le assicuro che la mia candidatura di assessore della Comunità Montana Partenio è stata proposta e accettata “all’unanimità” proprio dai tre sindaci dei comuni della Valle Caudina.
Con la stima di sempre,
Claudio Vittorio
Note della Redazione – Excusatio non petita, accusatio manifesta. Basterebbe l’antico brocardo per confutare ciò che dice l’assessore all’ente montano e vice sindaco di Rotondi Claudio Vittorio. Ma andiamo con ordine, iniziando dal dato politico.
Innanzitutto, il presidente Biancardi, lui non altri, aveva dichiarato che si sarebbe dimesso da numero uno dell’ente montano, subito dopo il turno elettorale di primavera. Ora tutto è posticipato a gennaio, intanto, Biancardi continua ad essere uno e trino, sindaco di Avella, presidente della comunità montana Partenio – Vallo Lauro e presidente dell’amministrazione provinciale.
L’assessore Vittorio non può offendere la testata affermando che riporta “chiacchiere da cortile” per il semplice fatto che la sua nomina ad assessore è stata frutto di un lungo braccio di ferro tra i tre sindaci di Rotondi, Cervinara e San Martino Valle Caudina. Il suo primo cittadino, il dottore Antonio Russo, non ha voluto sentire ragioni di sorta. Cervinara aveva avuto un proprio esponente nel cda del piano sociale di zona e, quindi, doveva farsi da parte e far entrare un esponente di Rotondi, proprio Claudio Vittorio. Chiediamo al vice sindaco se il braccio di ferro tra i sindaci è prova di unità.
Per quanto riguarda l’attenzione di super Biancardi per il nostro territorio montano. Ricordiamo al vice sindaco ed assessore che la strada per Piano di Lauro è franata tre anni fa e solo oggi i lavori di ripristino sono stati portati a compimento. Per l’amianto l’articolo lamentava solo la mancanza di controllo del territorio. Dovrebbe essere super Biancardi a chiedere maggiore attenzione, oggi, invece, sui nostri monti vige la legge del far west.
Infine, per quanto riguarda il tunnel, visto che l’assessore Vittorio si reca ogni giorno a Napoli per lavoro, dovrebbe sapere che bisognerebbe insistere per il potenziamento di ciò che già esiste. Vittorio sa come viaggiano i pendolari della linea ferroviaria Benevento-Napoli, via Valle Caudina? Conosce l’intasamento dell’Appia? Ricorda che l’asse attrezzato è inchiodato a Roccabascerana?
Ci consenta assessore e vice sindaco, la sua voce, che pronta si è levata contro Il Caudino per un articolo che parla dell’uno e trino Biancardi, si è mai levata per denunciare queste situazioni? Non ne siamo a conoscenza.
Sarà colpa dei cortili che frequentiamo. Meglio essere gente di cortile che sudditi senza la forza di alzare la testa. La salutiamo dal cortile dell’informazione che non è prona a nessun potere.
P.S. Un’ultima annotazione geografica, i comuni caudini che fanno parte della comunità montana Partenio-Vallo Lauro sono quattro e non tre: Cervinara, San Martino, Rotondi e Pannarano, evidentemente per Vittorio si è trattato di un lapsus freudiano, volendo così cancellare la voce cervinarese del dissenso.