Contro la desertificazione delle aree interne, scendono in campo i vescovi delle province di Avellino e Benevento
Un itinerario da percorrere tutti insieme per la rinascita delle province dell’entroterra della Campania: è quello che chiedono i vescovi della metropolia di Benevento, Felice Accrocca, arcivescovo di Benevento, Arturo Aiello, vescovo di Avellino, Domenico Battaglia, vescovo di Cerreto Sannita-Sant’Agata de’ Goti-Telese, Pasquale Cascio, arcivescovo di Sant’Angelo de’ Lombardi-Nusco-Bisaccia, Sergio Melillo , vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia, Riccardo Luca Guariglia, abate di Montevergine, nella lettera-documento “Mezzanotte del Mezzogiorno”,
I vescovi delle diocesi che comprendono i comuni delle province di Benevento e Avellino, aree emblematiche delle difficoltà e dei disagi storici del Sud Italia, sottoscrivono questa lettera-documento nella quale, sottolineando i gravi ritardi e gli squilibri nelle politiche economiche e sociali che si sono succedute in Campania, chiedono una svolta decisa e una più mirata politica di sviluppo integrato.
Tra i problemi denunciati, la difficoltà a intercettare i flussi turistici, la disoccupazione, la contrazione della spesa pubblica, lo spopolamento, soprattutto di giovani laureati che vanno via in cerca di opportunità, la carenza delle infrastrutture stradali.
“Restando invischiati in una visione politica di corto raggio, tesa alla salvaguardia di interessi particolari, non potremo sperare in un’inversione di rotta – denunciano i presuli -; è necessario invece un progetto strategico di lunga gittata che miri a privilegiare l’interesse comune, che solo può consentire il benessere di tutti, singole persone come enti locali.
È necessaria, infatti, una solida coesione istituzionale per dare forza alle istanze delle aree più deboli. Fare rete, quindi, gioco di squadra, programmando insieme una politica di sviluppo: se riuscissimo nell’intento, tutti ne trarremo vantaggio; in caso contrario, tutti saremo destinati a perdere”.