Coronavirus: Cervinara dona un importante macchinario al Moscati di Avellino
Il Moscati di Avellino chiama e l’associazione Antonellina Clemente onlus di Cervinara risponde. Il grande cuore di Cervinara e della Valle Caudina non smette mai di battere.
Un sistema di monitoraggio avanzato è stato donato dall’associazione cervinarese all’azienda ospedaliera Moscati che rappresenta un baluardo contro la lotta al Covid- 19, un’attrezzatura che ha un costo di 18mila euro.
L’associazione da più di venti anni è attiva nella raccolta fondi per finanziare la ricerca per debellare le leucemie infantili. Profondo è il legame che la lega all’ospedale Pausillipon di Napoli che rappresenta un’eccellenza di tutto il meridione in questo settore.
Tanti sono stati i macchinari e gli elementi della logistica che sono stati donati a questa struttura. Non solo, l’associazione è un punto di riferimento anche economico per tutte le famiglie della Valle Caudina che si trovano a lottare contro questi mostri.
Appena è scoppiata l’emergenza Covid- 19. la presidente Antonella Albarelli e tutti i soci hanno, immediatamente, deciso di fare qualcosa. Così, è stata contattata la dirigenza del Moscati ed è stato spiegato di cosa avessero bisogno.
Una delle carenze è rappresentata proprio dal sistema di monitoraggio avanzato. A questo punto, la onlus ha contattato, direttamente, il produttore, lo ha ordinato ed è stato consegnato alla Città Ospedaliera.
Un modo efficace per superare tanti lacciolo burocratici che condizionano anche le opere di beneficenza. In breve tempo, il sistema di monitoraggio avanzato sarà montato e sarà operativo. Il macchinario aiuterà i sanitari del Moscati in questa vera e propria guerra contro il coronavirus.
I soldi spesi dall’associazione Antonellina Clemente onlus vengono raccolti durante l’anno grazie ad una serie di iniziative benefiche. La più famosa è la tombolata che quest’anno abbiamo ospitato nel salone conferenze del nostro giornale e trasmesso in diretta facebook.
E’ una bella storia che apre il cuore alla speranza perché, come diceva Joseph Roth: “ la beneficenza appaga in primo luogo il benefattore”.