Coronavirus: che fine hanno fatto i due tamponi di Paolisi ?
Se non fosse una cosa serie, se ne potrebbe fare un film giallo: che fine hanno fatto i tamponi dei due sospetti casi a Paolisi? Purtroppo, non è un film ma è una situazione seria. Ricostruiamo gli eventi. Martedì 24 marzo, due persone di Paolisi vengono ricoverate all’ospedale Rummo di Benevento come sospetti Coronavirus.
I sintomi che accusano fanno nascere seri dubbi nei medici che decidono, allora, di sottoporli a tampone. Il tampone, pare, è stato somministrato il giorno 25 marzo. Da allora, sono passati ben tre giorni, cioè settantadue ore, e la comunità di Paolisi è ancora con il fiato sospeso.
Il primo cittadino, Umberto Maietta anch’egli medico, ci sta provando in tutti i modi. Il risultato del tampone dei suoi due concittadini ancora non si riconosce. La cosa è seria perché, senza di esso, il sindaco non può agire in via legale e quindi mettere in quarantena obbligatoria. Al massimo può invitare chi ha avuto i contatti con i due sospetti a starsene a casa.
Perché tanto tempo? Come mai l’Asl di Benevento non risponde alla comunità paolisana? Il caso di Villa Margherita non ha insegnato nulla? Sembra davvero di no. Ci auguriamo che presto, magari già oggi, si possa sapere qualcosa di più.