Coronavirus: chiudono anche i cimiteri per mantenere viva la speranza
Da oggi è chiuso anche il cimitero di Rotondi. Lo ha stabilito il sindaco Antonio Russo nell’ambito delle iniziative prese per contrastare il contagio del Covid- 19.
L’ordinanza si lega alle varie iniziative per tentare di tenere la gente a casa, di farla uscire solo nei casi strettamente necessari.
Si sa che nei nostri paesi, il culto dei morti è ancora molto forte.
Soprattutto le persone anziane, in particolare nei fine settimana, sono soliti recarsi al cimitero per sistemare le tombe dei propri cari, per portare dei fiori freschi e per pronunciare qualche preghiera. Chi ha perso la moglie o il marito, compagni di una vita, non rinuncia per niente al mondo a queste visite.
Ora, purtroppo, per una questione di sicurezza e di salute pubblica, anche questo può risultare molto pericoloso.
I sindaci sono in campo, 24 su 24, per contrastare questo virus, ma hanno davvero pochissimi mezzi a loro disposizione.
In alcuni comuni, come ad esempio, proprio Rotondi, non ci sono neanche agenti di polizia municipale, in grado di svolgere i controlli.
In Valle Caudina sono stati attivati i Coc, che sino ad oggi, li conoscevamo solo per quanto riguarda l’emergenza maltempo e frane.
Non era mai avvenuto che venissero attivati per una questione sanitaria. Gli stessi cimiteri, anche in un recente passato, sono stati chiusi ma sempre per motivi che riguardavano il maltempo.
Il vento forte, in diversi casi, ha provocato cadute di alberi e si è resa necessaria la serrata proprio perché è difficile convincere gli anziani a non recarsi in questo luogo dove riposano i nostri cari.
Sono tempi difficili in cui tutti noi siamo chiamati a fare sacrifici per la nostra salute e per la salute della collettività.
Basti pensare che è vietato anche recarsi a fare le condoglianze e non si celebrano le esequie in chiesa.
Attendiamo tempi migliori e speriamo che questi giorni possano diventare solo un brutto ricordo.
