Coronavirus: il comune di Airola attiva un conto corrente per le famiglie in difficoltà
Il Comune di Airola ha attivato un conto corrente dedicato per accogliere eventuali donazioni legate alla emergenza-Covid. Ne da notizia lo stesso Ente cittadino, guidato dal sindaco Michele Napoletano. Palazzo Montevergine ha attivato il nuovo “salvadanaio” con il seguente iban: IT10H0503475250000000009021.
L’iniziativa mira a mettere ordine al fine di far confluire in un unico punto tutti gli atti di solidarietà che maturino presso la cittadinanza evitando la dispersione di risorse e di forze. Allo stesso tempo, ancora, l’Ente comunale rende noto come sia possibile presentare domanda per essere ammessi al beneficio dei buoni spesa.
Il buono in questione è una tantum e l’importo è determinato, presuntivamente, come segue: Nuclei fino a 2 persone 200 euro; Nuclei da 3 a 4 persone 300 euro; Nuclei con 5 persone o più 400 euro. Sono esclusi i nuclei familiari in cui sia presente anche un solo percettore di reddito da lavoro autonomo, dipendente (o assimilato), da pensione od altro, capace di soddisfare i bisogni di prima necessità del nucleo familiare.
Sarà data priorità ai nuclei già seguiti dal Servizio sociale professionale, non beneficiari di altre forme di intervento di sostegno pubblico (RdC, Rei, Naspi, indennità di mobilità, cassa integrazione e guadagni, pensione, altre forme di sostegno pubblico) o che percepiscano tali forme di sostegno purchè di importo non superiore ad 800 euro.
La domanda dovrà essere presentata, entro e non oltre il termine del 14 aprile 2020, via mail all’indirizzo segreteria@comune.airola.bn.it. I buoni spesa possono essere spesi esclusivamente per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco che sarà pubblicato sul sito istituzionale del Comune.
Al fine di evitare spostamenti, i beneficiari devono utilizzare i buoni spesa negli esercizi commerciali convenzionati più vicini alla propria abitazione. Sono escluse le bevande alcoliche e superalcoliche. Non è consentita la restituzione neanche parziale del controvalore in moneta del buono.