Coronavirus: ingenti le spese per la riapertura di pizzerie, ristoranti e bar- pasticcerie

Redazione
Coronavirus: ingenti le spese per la riapertura di pizzerie, ristoranti e bar- pasticcerie
Giornata della pizza, il covid ha procurato un crack da 2,5 miliardi di euro

Sanificazione dei locali certificata da una ditta specializzata, cambio dei filtri di tuti i climatizzatori, acquisto di contenitori per il cibo, anche questi certficati,  ed assunzione del personale, addetto alle consegne a domicilio. Ristoranti, pizzerie, bar e pasticcerie da lunedì prossimo, in Campania, possono rialzare la saracinesca, ma è necessario che ottemperino a queste prescrizioni. Ciò vuol dire che ci saranno dei costi, nell’immediato, che possono arrivare anche a mille euro.

Una situazione del genere sta procurando una serie di preoccupazione per gli esercenti della Valle Caudina, rimasti chiusi per quasi due mesi. I commercianti non vedono l’ora di rimettersi al lavoro, ma la circostanza di un ulteriore esborso di denaro non è stata accolta in modo favorevole. Ma, per aprire, non ci sono altre strade, è necessario attenersi a ciò che ha stabilito la giunta regionale. Sono norme anticovid-19 che devono essere, per forza di cose, rispettate.

Nel pomeriggio di oggi, tutta la materia sarà illustrata dal comandante del corpo di polizia municipale di San Martino Valle Caudina, Serafino Mauriello, agli esercenti del posto, convocati dal sindaco Pasquale Pisano, Domattina, la stessa cosa avverrà ad Airola, grazie all’interessamento del primo cittadino Michele Napoletano. A quanto pare, però, dopo l’entusiasmo iniziale, tanti commercianti stanno ripensando seriamente alla prospettiva della riapertura. I costi sarebbero troppo elevati, rispetto ad un giro di affari che non sarà, certamente, lo stesso di quello precedente.

D’altro canto, però, mai come in questo caso, per rimettersi in moto è necessario attenersi a questo vademecum perché le cose non saranno mai più come prima. E, purtroppo, le piccole attività rischiano, seriamente, di soccombere e di generare una sorta di pandemia economica.

Stiamo vivendo un momento eccezionale, sotto tutti i punti di vista, ed è necessario rispondere con strumenti eccezionali, iniziando ad abituarci a nuovi regimi di vita, in tutti i settori.